Iniziano le discussioni sulla prossima Manovra di Bilancio con novità interessanti sul taglio IRPEF e sulla Pace fiscale.
Come ogni anno quando il mese di dicembre si avvicina gli italiani iniziano ad interrogarsi su cosa riserverà loro il futuro. Nello specifico si chiedono quali sorprese riserverà la Manovra, se belle o brutte. Qualche indiscrezione è già emersa per scatenare i primi spunti di riflessione.

Entro la fine di dicembre il Governo deve aver definito tutti i punti della Legge di Bilancio. Il lavoro inizia molti mesi prima, per prendere delle decisioni ci vuole tempo ma soprattutto ci vogliono i conteggi. Si possono avere tantissime idee da realizzare però se mancano le risorse economiche a sostegno della realizzazione resteranno solo progetti inattuabili.
Gli italiani chiedono importanti cambiamenti in varie direzioni per poter sperare in un futuro migliore ma accontentare le richieste è spesso impossibile. Lo dimostra l’attesissima Riforma delle pensioni che anno dopo anno viene rimandata perché non ci sono i soldi per introdurre misure strutturali flessibili dalla parte del cittadino. Un passo in avanti potrebbe essere fatto, però, proprio con la Manovra 2026. Si parla di Quota 41 flessibile con il pensionamento a 62 anni senza troppe penalizzazioni.
Le novità della Manovra 2026
Sono emerse le prime indiscrezioni sulle novità che dovrebbe contenere la Manovra di Bilancio 2026. Un punto molto interessante per gli italiani è la Pace fiscale con una nuova rottamazione delle cartelle dalle caratteristiche differenti rispetto le precedenti edizioni. Lo scopo delle modifiche è rettificare gli sbagli che hanno reso difficile sostenere i pagamenti per i debitori.

L’idea iniziale era di aumentare il numero delle rate, non applicare maxi rate iniziali e applicare stessi sconti alle voci accessorie. Ora si parla di una sanatoria differente, con saldo e stralcio e cancellazione delle cartelle di basso importo ma, come detto, ancora si è nel campo delle ipotesi. Un’altra delle novità più attese riguarda il taglio dell’IRPEF per il 2026.
Le indiscrezioni parlano di una riscrittura del secondo scaglione IRPEF che oggi riguarda i redditi tra 28 mila e 50 mila euro. L’aliquota nello specifico dovrebbe scendere dal 35% al 33% mentre lo scaglione dovrebbe ampliarsi coinvolgendo anche i lavoratori con redditi fino a 60 mila euro. Un cambiamento che si tradurrebbe in un vantaggio fiscale di importo fino a 1.440 euro l’anno per i contribuenti più ricchi.
Le prime novità emerse, dunque, aiutano alcuni cittadini – i debitori e chi ha alti redditi – ma sicuramente la Manovra conterrà altre misure che coinvolgeranno un’altra parte della popolazione – quella che paga regolarmente tasse, multe e imposte e che fatica per arrivare a fine mese senza svuotare il conto in banca.