Agosto ha evidenziato valutazioni divergenti su due big del gas italiano: Italgas viene vista con più ottimismo, mentre su SNAM prevale una maggiore cautela tra gli analisti, tra margini sotto pressione e piani industriali già in parte scontati.
Le revisioni recenti delle raccomandazioni su SNAM e Italgas hanno riacceso l’attenzione sul comparto energetico italiano. UBS ha confermato il giudizio “Neutral” su SNAM con un target a 5,30 €, mentre Equita ha mantenuto un “Hold” a 5,70 €. Al contrario, su Italgas i giudizi sono stati più decisi: Deutsche Bank ha indicato un “Buy” con target a 8,10 €, confermato da Intesa Sanpaolo a 7,80 €. Due approcci diversi che riflettono anche strategie differenti: SNAM punta sulla stabilità delle infrastrutture, mentre Italgas è al centro di un’importante fase di espansione.

Negli ultimi giorni, SNAM ha comunicato risultati in crescita nel primo semestre 2025, con un utile netto salito dell’8,5% e un EBITDA in miglioramento del 5,3%. Il gruppo ha rivisto al rialzo la guidance per il 2024, anticipando alcuni obiettivi previsti nel piano industriale 2023‑2027. Per Italgas, l’evento chiave è stata la recente acquisizione di 2i Rete Gas, completata ad aprile 2025, che ha portato il gruppo a oltre 12 milioni di clienti e una rete di distribuzione superiore a 150.000 km. I ricavi consolidati 2024 sono stati pari a 1,78 miliardi €, con un utile netto vicino a 506 milioni €.
Multipli di valutazione, tecnici e prospettive settoriali
SNAM presenta un EV/EBITDA attorno a 10x e un Price/Book pari a 1,87x, valori coerenti con il profilo di società regolamentata e a basso rischio. Il Price/Earnings si mantiene stabile, con ritorni su equity e su asset in linea con le attese del settore. A livello tecnico, le medie mobili settimanali indicano un trend neutro, mentre l’RSI resta in zona intermedia, senza indicazioni di ipercomprato o ipervenduto. Secondo MarketScreener, il prezzo obiettivo medio per il titolo è di 5,40 €, rispetto a una quotazione attuale di circa 5,13 €, con un potenziale di apprezzamento pari a circa +5,3%. Il target massimo è indicato a 5,80 €, mentre quello minimo a 4,90 €, con un potenziale massimo del +13,1% e un potenziale minimo del –4,5%.

Italgas evidenzia un Price/Book di circa 2,10x e un EV/EBITDA tra 9x e 11x, valori leggermente superiori rispetto a SNAM ma giustificati da una strategia di crescita più dinamica. L’integrazione di 2i Rete Gas è vista come leva strategica, con possibili sinergie operative già in corso. Il margine operativo lordo è previsto in aumento nei prossimi anni. Sul fronte tecnico, il titolo ha superato la media mobile a 50 giorni e l’RSI si trova in area neutro‑rialzista. Secondo le stime degli analisti raccolte da MarketScreener, il prezzo obiettivo medio è di 7,54 €, contro una quotazione attuale di circa 7,35 €, con un potenziale di +2,7%. Il target massimo si attesta a 8,10 € (+10,2%), mentre quello minimo è di 7,00 € (–4,8%).
Confronto tra profili, dividendi e posizionamento strategico
Nel confronto tra i due titoli, SNAM si conferma come una scelta orientata alla stabilità, con un dividendo atteso intorno al 5,4% e una distribuzione regolare negli ultimi cinque anni. Il rendimento medio quinquennale è superiore al 5%, senza interruzioni anche nei periodi più difficili del mercato. Il piano industriale punta sulla transizione energetica e sull’idrogeno, ma senza scossoni nel breve periodo.
Italgas, pur con un rendimento leggermente inferiore (circa 4,5%), offre prospettive di crescita più vivaci, grazie all’espansione internazionale e alla digitalizzazione della rete. Il posizionamento strategico appare più aggressivo, con possibilità di incrementare la marginalità. Anche il dividendo è stato distribuito regolarmente, con una media vicina al 4,3% negli ultimi cinque anni.
Nel complesso, il settore gas italiano vede due strategie divergenti: da un lato efficienza e crescita, dall’altro solidità e costanza. Le valutazioni riflettono fedelmente questo scenario.