Il mercato azionario cinese torna a sorprendere: +26 % da inizio anno, nuove IPO, intelligenza artificiale e riforme settoriali spingono gli investitori a riconsiderare le strategie. Goldman Sachs e KraneShares indicano settori e strumenti da monitorare nei prossimi mesi.
La fiducia nei confronti delle azioni cinesi si è rafforzata nel corso del 2025, grazie a una serie di segnali che vanno oltre il semplice rimbalzo tecnico. L’indice MSCI China ha messo a segno un +26,4 % da inizio anno, sostenuto da dati macroeconomici sopra le attese, minori tensioni geopolitiche e uno straordinario boom delle IPO a Hong Kong. Secondo quanto riportato su Milano Finanza, il PIL cinese del secondo trimestre è salito del 5,2 % su base annua, e la produzione industriale ha mostrato un’accelerazione significativa.

Anche il contesto regolatorio ha cambiato volto. Pechino ha adottato misure contro la concorrenza disordinata e ha stabilito un nuovo quadro normativo per settori chiave come e-commerce, auto elettriche e batterie. Il presidente Xi Jinping ha sottolineato la necessità di una competizione più ordinata, segno che il ciclo repressivo sui colossi tech potrebbe essere in fase di inversione. In questo scenario, Goldman Sachs ha rivisto al rialzo il proprio target sull’indice MSCI China e KraneShares ha rilanciato la propria strategia Barbell, puntando su tecnologia e consumi.
Goldman Sachs alza il target e modifica l’allocazione settoriale
Il chief China equity strategist di Goldman Sachs, Kinger Lau, ha alzato l’obiettivo a 12 mesi dell’MSCI China da 85 a 90 punti, con un multiplo prezzo/utili atteso in aumento da 11,6 a 12. Il potenziale di upside, rispetto alle quotazioni attuali, si aggira attorno al +11 %. Tra i settori più promettenti, Goldman Sachs ha indicato le assicurazioni e i materiali, che beneficiano di valutazioni contenute e di una maggiore esposizione al cosiddetto momentum “anti-involution”, cioè alla normalizzazione competitiva richiesta dal governo. Contestualmente, il peso del comparto bancario è stato ridotto e quello immobiliare è stato portato a marketweight.

Anche l’attività di raccolta sul mercato primario ha giocato un ruolo centrale. Dall’inizio dell’anno, 51 nuove società sono state quotate a Hong Kong, per un totale di 16 miliardi $ raccolti (+602 % rispetto al 2024). Secondo Goldman Sachs, le nuove IPO hanno reso in media +10 % nel primo giorno, +17 % nel primo mese e +41 % in tre mesi. Questo dato è stato interpretato come un segnale di ritorno d’interesse da parte degli investitori internazionali.
KraneShares scommette su AI, robotica e consumi interni
Secondo Xiaolin Chen, responsabile internazionale di KraneShares, l’attuale fase di mercato richiede un approccio barbell: combinare settori ad alta crescita come AI, robotica e digitalizzazione con segmenti più difensivi legati ai consumi domestici. I fondi consigliati includono l’ETF KWEB, focalizzato sui leader dell’e-commerce e dell’intelligenza artificiale, e altri strumenti orientati verso sanità, viaggi, energia pulita e componentistica high-tech.
Il rafforzamento del renminbi e la crescente voglia di diversificazione da parte degli investitori esteri, dopo un periodo dominato dall’esposizione alle azioni USA, rendono le azioni cinesi di nuovo competitive. Inoltre, le valutazioni risultano ancora fortemente scontate rispetto ai multipli storici, un elemento che secondo KraneShares potrebbe alimentare ulteriori flussi in entrata. Gli esperti suggeriscono quindi un’esposizione bilanciata a settori ciclici e innovativi, sfruttando la combinazione di ripresa domestica e slancio tecnologico.