La svolta normativa della SEC, con il lancio di “Project Crypto”, apre nuovi scenari per le criptovalute negli Stati Uniti. Paul Atkins promette chiarezza, innovazione e un ritorno delle aziende crypto sul suolo americano. Una trasformazione che potrebbe segnare il settore per i prossimi dieci anni.
Nella giornata del 31 luglio, il presidente della SEC Paul Atkins ha pronunciato un discorso da 30 minuti che, secondo diversi osservatori del comparto, potrebbe rappresentare uno degli eventi più rilevanti per il futuro delle criptovalute in America. Il cuore dell’intervento, definito “il più bullish dell’ultimo decennio” da figure di spicco del settore come Eric Conner, è il lancio di un piano strutturato e di ampio respiro chiamato Project Crypto.

Il progetto si fonda su tre direttrici principali: una revisione del quadro regolatorio, la semplificazione delle categorie legali per gli asset digitali e un’esplicita apertura verso la tokenizzazione dei mercati finanziari tradizionali. In particolare, la SEC punta a ridurre l’ambiguità normativa tra security, commodity e utility token, promuovendo un ambiente favorevole alla crescita sostenibile della finanza digitale.
Regole più chiare e spinta alla tokenizzazione: cosa cambia con Project Crypto
Secondo quanto riportato da Bloomberg e MarketWatch, il piano della SEC segna una discontinuità rispetto alla precedente linea restrittiva dell’era Gensler. L’obiettivo è garantire trasparenza e certezza giuridica per tutte le imprese attive nel settore crypto. Atkins ha annunciato l’introduzione di “safe harbor” normativi per consentire il lancio di nuovi token tramite ICO o airdrop, eliminando molte delle incertezze che avevano spinto gli operatori verso mercati esteri. La SEC prevede inoltre di integrare i protocolli di self-custody nei processi autorizzativi, riconoscendo ai cittadini il diritto a detenere i propri asset digitali.

Un’altra novità riguarda le piattaforme multi-asset: sarà possibile offrire servizi sia su strumenti finanziari tradizionali che su asset digitali, rendendo più fluido il passaggio tra finanza centralizzata e DeFi. La tokenizzazione di titoli obbligazionari, immobiliari e azionari sarà supportata da un framework dedicato, con l’obiettivo di attrarre capitali e competenze oggi in fuga dagli Stati Uniti.
Mercati in attesa, ETF crypto e impatti sulle strategie istituzionali
Le reazioni del mercato sono state caute nell’immediato, ma diverse fonti indicano che la visione tracciata da Atkins potrebbe accelerare l’approvazione degli ETF crypto su Ethereum e favorire una ripresa degli afflussi verso fondi specializzati. Bitwise e Grayscale hanno già espresso ottimismo, sottolineando come la stabilizzazione normativa possa ridurre i rischi percepiti dagli investitori istituzionali. L’attenzione resta alta anche sulle mosse future della Federal Reserve e sull’andamento del dollaro, fattori che influenzano la composizione dei portafogli multi-asset. Secondo dati riportati da CoinDesk, le piattaforme di trading hanno registrato un aumento di interesse su protocolli legati a soluzioni DeFi e blockchain Layer 1, mentre le attività speculative legate ai derivati rimangono elevate. Intanto, il sentiment si muove in una zona di neutralità, con l’indice Crypto Fear & Greed stabilizzato, ma pronto a virare positivamente in caso di conferme normative. Project Crypto potrebbe quindi segnare l’inizio di una fase più matura per l’intero ecosistema, in cui trasparenza e innovazione potrebbero finalmente convivere.