Oro in ritirata: quali sono i 2 livelli chiave che potrebbero riscrivere il trend

Tra incertezze globali, movimenti inattesi e nuove variabili macro, l’attenzione degli operatori torna su un asset capace di sorprendere. L’equilibrio è fragile, ma carico di implicazioni che vanno oltre il breve periodo.

Negli ultimi giorni, le tensioni sui mercati si sono intrecciate a fattori esterni, modificando profondamente le dinamiche che regolano i flussi degli investitori. In un contesto dove la fiducia è spesso legata alla percezione del rischio, il comportamento di alcune asset class tradizionali ha mostrato segnali che, se osservati con attenzione, rivelano qualcosa di più profondo. Tra movimenti di liquidità, aspettative su politiche monetarie e ricalcolo dei premi al rischio, si delineano nuove traiettorie.

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Oro in ritirata: quali sono i 2 livelli chiave che potrebbero riscrivere il trend – crypto.it

E proprio in mezzo a questa fase di transizione, ci sono indicatori che non vanno sottovalutati. L’atteggiamento di alcuni fondi istituzionali, il comportamento delle valute forti e la gestione della domanda fisica in specifiche regioni del mondo sembrano convergere verso un terreno comune. Un terreno che, per chi osserva i mercati da tempo, potrebbe riservare sorprese non solo quantitative, ma anche strutturali.

Prezzo spot e scenario tecnico: tra supporti e incertezza

Nell’ultima seduta utile, l’oro ha chiuso a circa 3 361,50 $ per oncia, dopo aver testato brevemente i 3 400 $ nella giornata di venerdì. Il movimento è stato favorito da un dato sull’occupazione USA inferiore alle attese, che ha indebolito il dollaro e ridato fiato ai metalli. Secondo l’analisi tecnica riportata da FXStreet, l’oro si muove in una fascia di resistenza tra 3 370 $ e 3 400 $, con un supporto significativo individuato tra 3 270 $ e 3 300 $. L’RSI su timeframe giornaliero resta neutro, ma il MACD indica una perdita di momentum rialzista. Bloomberg riporta che la media mobile a 21 giorni non è stata ancora violata al rialzo con volumi consistenti, e finché ciò non avverrà, lo scenario resta interlocutorio.

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Prezzo spot e scenario tecnico: tra supporti e incertezza – crypto.it

Secondo Barron’s, la prospettiva di tassi alti più a lungo potrebbe continuare a esercitare pressione, anche se il ruolo dell’oro come copertura contro la volatilità resta centrale. L’incertezza geopolitica, unita al rinnovato interesse istituzionale via ETF, rappresenta un sostegno latente per i prezzi.

Domanda fisica, flussi istituzionali e opinioni degli analisti

Secondo i dati aggregati da MarketWatch, la domanda fisica in Asia è tornata positiva grazie al calo dei prezzi: in India, i rivenditori hanno registrato un aumento degli acquisti dopo settimane di rallentamento. Tuttavia, il World Gold Council segnala che nel secondo trimestre gli acquisti delle banche centrali sono diminuiti rispetto al primo trimestre, passando da 243 a 166 tonnellate, pur restando su livelli storicamente elevati.

I flussi sugli ETF legati all’oro restano moderatamente positivi. In particolare, SPDR Gold Shares ha segnalato un lieve aumento delle posizioni nette, indice di una fiducia graduale ma crescente nei confronti del metallo. La view degli analisti appare divisa: Fidelity evidenzia come l’oro sia in una fase di consolidamento con un potenziale riassorbimento di volatilità nel breve termine. Al contrario, Bank of America suggerisce cautela, in attesa di segnali più chiari sul ciclo dei tassi USA.

A livello tecnico, i trader mantengono una strategia di “sell on rise” nelle aree di resistenza, puntando su una tenuta del supporto chiave a 3 270 $. L’interesse per il metallo, tuttavia, potrebbe riaccendersi con forza in caso di nuovi shock macro o geopolitici, che rendano nuovamente appetibile il profilo difensivo dell’oro.

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