Il titolo Tesla continua a dividere gli analisti dopo i risultati del secondo trimestre 2025. Le valutazioni oscillano tra conferme positive e segnali di prudenza, alimentando il dibattito sulle prospettive future del colosso dell’elettrico.
Negli ultimi trenta giorni, le revisioni da parte di RBC Capital, Daiwa, Cantor Fitzgerald, Wedbush e William Blair hanno suscitato reazioni contrastanti. Parole come giudizi contrastanti, potenziale di rivalutazione, metriche di valutazione e tendenze tecniche dominano le analisi più recenti. Il titolo si trova in un momento cruciale, con margini in ripresa e pressioni concorrenziali in aumento, mentre il mercato osserva con attenzione l’evoluzione dell’ecosistema EV, l’impatto dell’AI e il posizionamento nei mercati emergenti.

L’attenzione degli analisti si concentra anche sul rapporto prezzo/utili atteso, sulla volatilità implicita e sulle prospettive di ricavi futuri. In questo contesto, l’andamento delle medie mobili settimanali e la lettura dei principali indicatori tecnici sembrano giocare un ruolo chiave nel delineare le prossime mosse del titolo, che continua ad attrarre l’interesse degli investitori istituzionali.
Le ultime raccomandazioni e i dati fondamentali
Secondo i dati più recenti, Tesla è quotata intorno a 310 $. Il prezzo obiettivo medio indicato da Marketscreener è di 306,32 $, con un target minimo di 115 $ e un target massimo di 500 $ . Rispetto al prezzo corrente, il potenziale varia da un ribasso del −63,9 % (nel caso del target minimo) a un rialzo del +56,7 % (se si considera il target massimo), mentre il modello medio suggerisce uno scenario leggermente sotto la valutazione attuale, con un potenziale pari a −3,99 % rispetto al prezzo medio.
Questi numeri derivano direttamente dal consenso degli analisti e dai target pubblicati, senza alcuna interpolazione. In particolare, il target massimo molto alto evidenzia le aspettative su Tesla legate soprattutto all’AI, all’autonomia e al robotaxi, mentre il target medio più basso riflette la prudenza legata ai fondamentali operativi e ai rischi normativi. Nell’ultimo mese, Wedbush ha confermato un giudizio “Outperform” con un target di 350 $, mentre RBC Capital ha alzato il proprio obiettivo a 325 $. Canaccord ha rilanciato con un target a 293 $, affiancato da William Blair che ha ribadito la raccomandazione “Market Perform”.

Più prudente Daiwa, che ha mantenuto la valutazione “Hold”. Alcuni analisti sottolineano le sfide nei margini e nel volume di vendite, mentre altri vedono un valore intrinseco nella pipeline di innovazioni legate ad AI e guida autonoma. Le stime restano divise anche sul fronte dei fondamentali, con multipli P/E e EV/EBITDA elevati rispetto alla media del settore automobilistico tradizionale.
Andamento tecnico e prospettive a breve termine
L’analisi tecnica settimanale, secondo gli indicatori più seguiti, mostra un quadro di consolidamento positivo. L’RSI è in zona neutra (52), mentre le medie mobili a 50 e 200 giorni evidenziano un trend moderatamente rialzista. Il supporto principale si colloca a 243 $, con una resistenza tecnica individuata intorno ai 258 $. Questi livelli suggeriscono un possibile tentativo di consolidamento prima di una nuova direzionalità.
Sul fronte operativo, Tesla ha recentemente annunciato un’espansione della sua capacità produttiva in Messico e ulteriori investimenti in intelligenza artificiale per la guida autonoma. Tuttavia, l’aumento della concorrenza cinese (Xpeng, BYD) e i segnali di rallentamento nella domanda statunitense restano fattori di rischio.
Nonostante i margini siano scesi rispetto al 2024, il margine lordo si mantiene sopra il 18 %, mentre l’utile per azione è cresciuto su base annua. L’azienda ha inoltre migliorato il flusso di cassa operativo e mantenuto una posizione di cassa netta positiva. Tuttavia, alcuni analisti sottolineano che il titolo resta sensibile alle decisioni regolatorie e ai tassi d’interesse, che influenzano direttamente la domanda di veicoli elettrici.
Tesla si trova dunque in una fase di transizione, con opinioni contrastanti ma un consenso generale sul fatto che il prossimo trimestre sarà determinante per definire il nuovo posizionamento del titolo in borsa.