Enel potrebbe offrire un sorprendente +14,6 % di potenziale e un dividendo del 5,3 % stabile

Enel ha pubblicato i risultati del primo semestre 2025 con un calo dell’utile netto dell’11 %, mentre i ricavi sono cresciuti del 5,4 %. Il gruppo ha confermato la guidance 2025, mantenendo alto l’interesse del mercato in un contesto ricco di spunti operativi e tecnici.

Negli ultimi giorni, parole come sottovalutazione, dividendo atteso, margini operativi e tendenza tecnica tornano al centro del dibattito finanziario. Il comparto utility appare in movimento, e Enel, con la sua ampia esposizione internazionale, è osservata speciale anche in relazione al contesto macro e alle attese di politica monetaria. I recenti segnali grafici, uniti alla stabilità della redditività, spingono diversi analisti a confermare il potenziale di rivalutazione del titolo nel medio termine.

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Enel potrebbe offrire un sorprendente +14,6 % di potenziale e un dividendo del 5,3 % stabile – crypto.it

A rafforzare questa lettura concorre anche il raffreddamento delle spinte inflazionistiche in Europa, che favorisce i settori ad alta distribuzione. La resilienza del modello di business di Enel, la crescita nel segmento rinnovabili e la continua riduzione del debito operativo alimentano aspettative positive. Inoltre, l’atteso consolidamento in Sud America e le nuove aste nel fotovoltaico potrebbero generare ulteriori margini nel secondo semestre. Il flusso cedolare costante e il prezzo attuale ritenuto interessante da molti osservatori alimentano l’ipotesi di una fase accumulativa da parte degli investitori istituzionali.

Risultati semestrali e metriche fondamentali

Nel primo semestre dell’anno, Enel ha registrato un utile netto ordinario di 2,5 miliardi €, in calo dell’11 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono cresciuti a 54,3 miliardi €, segnando un +5,4 %. Il margine operativo lordo è salito a 10,6 miliardi €, in aumento rispetto ai 9,9 miliardi € dello scorso anno, mentre l’indebitamento netto risulta stabile intorno ai 63 miliardi €, coerente con gli obiettivi dichiarati.

Le metriche di valutazione fondamentali mostrano un Price/Earnings attuale di circa 9,6 volte, mentre il Price/Book si attesta a 1,3. Il ritorno sul capitale proprio (ROE) è pari all’11,2 %, con un ritorno sugli asset (ROA) del 4,9 %. Il margine lordo resta solido al 48,1 %, evidenziando una buona efficienza operativa. Il rapporto EV/EBITDA è stimato intorno a 6,2, leggermente inferiore alla media del settore. Questi dati, uniti al trend stabile dei flussi di cassa, suggeriscono per molti analisti una sottovalutazione rispetto ai fondamentali.

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Risultati semestrali e metriche fondamentali – crypto.it

Il dividendo atteso per l’intero esercizio 2025 è pari a 0,43 € per azione, con un rendimento implicito del 5,3 % alle quotazioni attuali. La media degli ultimi cinque anni è pari al 4,9 %, con distribuzione sempre regolare, fatta eccezione per il 2020, quando fu sospesa temporaneamente la cedola.

Analisi tecnica e raccomandazioni aggiornate

Secondo TipRanks, l’analisi tecnica su base settimanale mostra segnali moderatamente positivi. L’RSI è neutro, le medie mobili a 20 e 50 periodi sono in crescita, e il titolo si mantiene stabilmente sopra il supporto principale a 6,40 €. La resistenza più significativa si trova in area 7,10 €, oltre la quale si aprirebbero scenari di ulteriore forza relativa.

Il consenso degli analisti nelle ultime quattro settimane ha visto 14 raccomandazioni “Buy”, 4 “Hold” e nessuna indicazione di vendita. Marketscreener riporta un prezzo obiettivo medio di 7,45 €, con un target minimo a 6,40 € e massimo a 8,40 €. Con il titolo attualmente scambiato a circa 6,50 €, il potenziale rispetto al target medio è del +14,6 %, mentre quello massimo arriva a +29,2 %. Rispetto al target minimo, il margine di sicurezza è ridotto, a +1,5 %, suggerendo cautela nel breve termine ma spazi interessanti nel medio periodo.

Molti analisti (tra cui UBS e Equita SIM) ritengono che il piano di dismissioni annunciato nel 2024, unito all’espansione nelle rinnovabili e all’ottimizzazione della struttura del debito, possa costituire un catalizzatore per una valutazione più elevata nei prossimi trimestri. In questo scenario, la visione prevalente resta costruttiva, ma condizionata al mantenimento degli attuali obiettivi di margine e utile netto.

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