Il titolo Saipem torna al centro dell’attenzione degli analisti, con valutazioni rinnovate e outlook migliorato. Barclays e Mediobanca aggiornano target e giudizi alla luce dei risultati del trimestre, mentre il potenziale di rivalutazione supera il 35 %.
I più recenti sviluppi su Saipem stanno attirando un’attenzione crescente tra investitori e osservatori di mercato. Termini come valutazioni tecniche, target price, backlog, prezzo obiettivo e potenziale di rialzo ricorrono nelle analisi delle ultime settimane, evidenziando una convergenza fra fattori operativi e fondamentali.

Il contesto macroeconomico, caratterizzato da nuove dinamiche sul fronte dell’energia e delle infrastrutture offshore, si intreccia con i dati trimestrali che alimentano il dibattito sulla sostenibilità del trend attuale. Alcuni analisti segnalano margini di recupero ulteriori legati alla pipeline contrattuale, mentre altri mettono in evidenza le sfide gestionali e la ciclicità del settore. Questa polarizzazione rende il quadro analitico particolarmente interessante.
Rating aggiornati e solidità del business
Barclays ha assegnato al titolo Saipem la raccomandazione “Overweight”, con un prezzo obiettivo a 3,30 €. Mediobanca ha invece rivisto il rating in “Outperform” con target a 2,703 €. Le revisioni seguono i risultati del secondo trimestre 2025, che hanno mostrato un miglioramento dell’EBITDA a 413 M€, in crescita del 39 % su base annua, secondo quanto riportato da Reuters. Il margine EBITDA è salito al 9,2 %, a fronte dell’8,6 % registrato nel 2023. La trimestrale ha anche evidenziato una maggiore efficienza operativa, sostenuta da una riduzione del costo per commessa e un miglioramento delle condizioni negoziali.

Moody’s ha inoltre alzato il rating di credito a Ba1 con outlook positivo, evidenziando un profilo patrimoniale più solido e un rapporto debito/EBITDA in miglioramento, attestato a circa 2,3x. A rafforzare la visione positiva, il backlog ha raggiunto i 34 miliardi di €, coprendo oltre il 90 % dei ricavi previsti per il 2025, includendo nuove commesse EPC offshore ad alta marginalità.
Valutazioni, potenziale e segnali tecnici
Secondo i dati di MarketScreener, il prezzo obiettivo medio degli analisti su Saipem è 3,13 €, con un massimo di 3,54 € e un minimo di 2,00 €. Con le attuali quotazioni attorno a 2,33 €, il titolo mostra una sottovalutazione compresa tra il -14,1 % (minimo) e il +51,9 % (massimo), mentre il potenziale rispetto al target medio è pari al +34,3 %. Secondo l’analisi tecnica settimanale di TipRanks, il titolo si trova in una fase neutrale, con medie mobili orizzontali e un RSI prossimo al livello 50, senza segnali di ipercomprato o ipervenduto. Gli indicatori tecnici confermano l’assenza di trend marcati, ma suggeriscono una stabilità favorevole in attesa di nuovi catalyst.
Per quanto riguarda il rendimento da dividendo, Saipem ha distribuito un dividendo pari a 0,09 € per azione nel 2024, pari a un rendimento atteso di circa 3,8 %. La società non ha distribuito dividendi tra il 2020 e il 2022, ma negli ultimi due esercizi è tornata a remunerare gli azionisti, con un rendimento medio negli ultimi cinque anni pari all’1,5 %, considerando l’interruzione nella distribuzione.
Le valutazioni restano dunque polarizzate: se da un lato gli analisti evidenziano un forte potenziale di rivalutazione, dall’altro la presenza di debito, alcune controversie legali e l’esposizione al comparto energetico mantengono il rischio elevato. Tuttavia, la struttura patrimoniale rafforzata, il miglioramento degli indicatori operativi e il ritorno al dividendo mantengono vivo l’interesse degli operatori istituzionali.