Le azioni Sogefi raggiungono il massimo a 52 settimane, mentre gli analisti aggiornano le loro valutazioni. Focus su numeri, multipli e prospettive a breve.
Nell’attuale panorama dei titoli mid cap italiani, un nome ha attirato l’attenzione di analisti e investitori: Sogefi. Un’azienda storica del settore componentistica per auto che, grazie a una serie di sviluppi recenti, si è ritrovata al centro di valutazioni aggiornate e interessanti movimenti tecnici. L’interesse verso il titolo è cresciuto sensibilmente dopo che ha toccato un nuovo massimo a 52 settimane, alimentando l’ipotesi di una nuova fase ciclica.

Negli ultimi giorni, Equita SIM e Intesa Sanpaolo hanno rivisto le loro raccomandazioni su Sogefi, portando nuove proiezioni sui prezzi obiettivo. La revisione è avvenuta in un contesto tecnico favorevole, con indicatori settimanali e medie mobili che segnalano un momentum crescente. Ma quali sono i dati alla base di questa rivalutazione? E quali sono le metriche che aiutano a capire se il titolo risulta sottovalutato rispetto ai fondamentali?
Il contesto tecnico e le nuove raccomandazioni degli analisti
Negli ultimi 30 giorni, il titolo Sogefi è stato oggetto di rinnovato interesse da parte del mercato. In particolare, secondo i dati di Marketscreener aggiornati al 26 luglio, il prezzo obiettivo medio degli analisti si attesta a 2,575 €, con un minimo di 2,55 € (Equita) e un massimo di 2,60 € (Intesa Sanpaolo). Rispetto alla quotazione attuale di 2,53 €, il potenziale rispetto al target medio è contenuto, intorno all’1,8%.
Il recente rally tecnico che ha portato il titolo a segnare un massimo annuale coincide con segnali positivi da parte degli indicatori RSI e MACD su base settimanale, che confermano una tendenza rialzista. Le medie mobili a 20 e 50 periodi sostengono anch’esse il trend, con incroci tecnici favorevoli.

Secondo Intesa Sanpaolo, le nuove valutazioni sono giustificate dalla solidità dei margini operativi e dalla capacità di generare cassa, pur mantenendo una visione prudente. La banca classifica il titolo con giudizio “Neutral”, ma riconosce che i multipli sono inferiori alla media del settore. Equita SIM invece ha mantenuto la raccomandazione “Hold”, evidenziando che le attuali valutazioni sembrano già incorporare buona parte del recupero.
I fondamentali: multipli e posizionamento rispetto al settore
Analizzando i dati finanziari di Sogefi, emergono alcuni aspetti interessanti. Il Price/Earnings ratio è intorno a 6,4 volte, ben al di sotto della media di settore, mentre il Price/Book si colloca su livelli vicini a 1,2. Il EV/EBITDA si mantiene sotto la soglia di 5, confermando una relativa sottovalutazione rispetto a società comparabili nel comparto auto.
Il Return on Equity si aggira attorno al 12%, mentre il Return on Assets è vicino al 4%, segno di un utilizzo efficiente delle risorse. I margini lordi restano solidi, con un Gross Profit Margin al 18%, nonostante le pressioni legate al costo delle materie prime.
L’azienda, controllata dal gruppo CIR, continua a investire in ricerca e sviluppo per affrontare la transizione verso l’elettrificazione del parco auto. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di interesse per chi monitora la tenuta futura dei fondamentali.
A rafforzare il quadro, il titolo beneficia anche di una buona generazione di cassa e di un indebitamento sotto controllo. Secondo gli ultimi report, non sono previsti dividendi per l’anno in corso, mentre il rendimento medio distribuito negli ultimi cinque anni è stato del 2,1%, con alcune interruzioni nella distribuzione in periodi critici.