Oltre 60 milioni di americani sarebbero interessati alle criptovalute, ma metà teme di aver perso il momento giusto. Un equilibrio instabile tra opportunità e rimpianti nel cuore della crypto economy.
Il mondo delle criptovalute continua ad attrarre l’attenzione di milioni di persone, specialmente negli Stati Uniti. Secondo una recente indagine condotta da The Harris Poll per conto di Grayscale, ben 61 milioni di americani si dichiarano “crypto-curious”, ossia interessati a investire in valute digitali come Bitcoin ed Ethereum. Tuttavia, quasi la metà degli intervistati ha espresso il timore di aver “perso il treno”, convinta che le occasioni migliori siano ormai alle spalle. Questo senso di occasione mancata, unito alla complessità tecnica e all’instabilità del settore, genera una forma di paralisi emotiva che frena nuovi ingressi, pur in un momento di forte dinamismo dei mercati.

Negli ultimi 30 giorni, per esempio, Ethereum ha registrato un balzo di oltre il 61 %, superando i 3.900 $, mentre Bitcoin ha consolidato la sua posizione sopra i 60.000 $. Eppure, il fascino delle performance passate non basta a rassicurare chi resta scettico su regolamentazione, sicurezza e sostenibilità. Il 68 % degli americani interessati al settore ha dichiarato di non sapere come iniziare e chiede maggiore educazione finanziaria. Una richiesta forte, che emerge in un contesto in cui la fiducia gioca un ruolo decisivo.
Fiducia e regolamentazione: gli ostacoli percepiti dagli americani
Secondo la ricerca, oltre il 55 % dei crypto-curious è frenato dall’assenza di una regolamentazione chiara. Episodi come il fallimento di FTX hanno minato profondamente la fiducia nel settore, alimentando la percezione di un ambiente instabile e ad alto rischio. Inoltre, un 43 % degli intervistati ha indicato come principale timore la possibilità di subire attacchi informatici o truffe. La mancanza di garanzie e di protezioni per gli investitori privati è ancora vista come uno degli ostacoli più difficili da superare.

A questo si aggiunge una diffusa insicurezza tecnica. Il 36 % dichiara di sentirsi impreparato dal punto di vista operativo: non sapere come aprire un wallet, trasferire fondi o gestire i token è una barriera concreta che blocca la partecipazione attiva. In questo scenario, le piattaforme più strutturate e affidabili stanno iniziando a investire in strumenti di formazione e contenuti accessibili, ma il cammino appare ancora lungo. La volontà di entrare c’è, ma serve una struttura che consenta anche ai non esperti di muoversi con consapevolezza.
Le prospettive per l’adozione: cosa potrebbe cambiare il quadro
L’interesse potenziale resta elevato e rappresenta un enorme bacino per l’adozione futura delle criptovalute. Se il settore saprà offrire trasparenza, regolamentazione e formazione, milioni di cittadini oggi “curiosi ma incerti” potrebbero diventare attori attivi del mercato. Secondo Chainalysis, gli Stati Uniti restano uno dei mercati più promettenti per l’espansione della crypto adoption a livello globale.
Il supporto di grandi istituzioni finanziarie, come nel caso dei recenti ETF su Bitcoin, ha già dato una spinta importante alla legittimazione del settore. Ora, però, la vera sfida è includere chi è rimasto ai margini, spesso per motivi psicologici o tecnici. L’informazione e la semplicità operativa saranno i due elementi chiave per trasformare la curiosità in partecipazione. E nel farlo, potrebbe cambiare il volto stesso della finanza di domani.