Il nuovo accordo sui dazi tra Stati Uniti ed Europa scuote il settore automobilistico: Barclays mette in guardia sulle valutazioni elevate, mentre gli analisti aggiornano i target per Stellantis, BMW, Volkswagen e Mercedes. Potrebbe trattarsi di un punto di svolta?
Negli ultimi giorni, il settore automobilistico europeo è tornato sotto i riflettori dopo l’annuncio di un nuovo accordo commerciale tra USA e UE che fissa i dazi sulle auto al 15 %. Una misura che evita scenari peggiori, ma che secondo Barclays potrebbe rappresentare una trappola per le attuali valutazioni. L’analista Henning Cosman, in una nota diffusa nei giorni scorsi, ha spiegato che il benchmark SXAP si trova su livelli molto elevati e appare vulnerabile, con un rapporto P/E superiore del 40 % rispetto alla media di lungo periodo. Nel frattempo, alcuni titoli chiave del comparto mostrano segnali contrastanti e gli analisti aggiornano i target con toni prudenti.

Secondo Barclays, l’accordo scongiura l’ipotesi di dazi al 25 % ma impone comunque un livello sei volte più alto rispetto all’era pre-Trump. Il rischio al rialzo viene quindi eliminato, lasciando il settore privo di nuovi catalizzatori. Inoltre, persistono incertezze legate al dazio europeo del 10 % sulle importazioni di veicoli dagli Stati Uniti, una variabile che potrebbe influenzare significativamente player come BMW e Mercedes-Benz, che puntano a benefici bilaterali, inclusi possibili crediti d’investimento e agevolazioni per stabilimenti produttivi sul suolo americano.
Le valutazioni aggiornate dei principali titoli europei del comparto
In questo contesto, le valutazioni degli analisti forniscono una bussola per orientarsi tra numeri e prospettive. Secondo dati di MarketScreener, Stellantis è scambiata intorno a 20,30 €, con un prezzo obiettivo medio di 26,60 €, indicando una sottovalutazione di circa il 31 %. Il target massimo raggiunge i 34 €, per un potenziale del +67,5 %, mentre quello minimo è di 22 €, appena sopra le attuali quotazioni.
Situazione simile per Volkswagen, con un prezzo attuale di 111,30 €, un target medio di 148,40 € (+33,3 %) e un obiettivo massimo di 210 € (+88,6 %). Anche BMW, attualmente intorno ai 92,78 €, mostra margine di apprezzamento, con un prezzo obiettivo medio di 113 € e massimo a 135 €, che rappresenterebbe un upside del +45,5 %.

Infine, Mercedes-Benz si attesta sui 65,08 €, con un target medio di 83,90 € e un massimo a 110 €, pari a un potenziale del +68,9 %. Tuttavia, il target minimo, fissato a 60 €, implica un margine negativo del -7,8 %. Secondo Barclays, questi margini restano teorici se gli utili non dovessero riprendersi oltre le aspettative, complici margini di taglio ai costi sempre più difficili da attuare e mix volume-prezzo sotto pressione.
Prospettive incerte e dividendi solidi: il bilancio del settore
Nonostante la visione prudente di Barclays, il comparto mantiene una certa solidità finanziaria, con bilanci robusti e politiche di distribuzione dei dividendi ancora attive. Il rendimento atteso del dividendo di Stellantis si aggira intorno al 7,3 % per il 2025, con una media degli ultimi cinque anni di circa il 6,5 %. Per BMW, il dividend yield previsto è del 5,2 %, mentre Volkswagen si mantiene su livelli simili, attorno al 5,5 %.
Mercedes-Benz dovrebbe offrire un rendimento di circa il 6,3 % nel 2025, con una media quinquennale superiore al 5,5 %. Gli analisti di Deutsche Bank e UBS hanno sottolineato che le attuali valutazioni riflettono già uno scenario neutro post-accordo, mentre gli investitori restano cauti in attesa di nuove dinamiche macroeconomiche o segnali più decisi sulle politiche industriali transatlantiche.