Il mancato ritiro di una raccomandata in giacenza ha delle conseguenze. Scopriamo quali sono e come è meglio procedere.
Una raccomandata può contenere diversi tipi di documenti, tutti importanti. Si invia una raccomandata proprio per avere la certezza che la missiva arrivi al destinatario anche in tempi piuttosto brevi. Atti giudiziari, multe, cartelle esattoriali, comunicazioni da enti pubblici o privati, dimenticare o evitare il ritiro non è consigliabile. Vediamo perché.

Occhio non vede cuore non duole, non vale nel caso della raccomandata. Non ritirarla avrà serie conseguenze e il cuore farà parecchio male. Ignorare la notifica e ritardare il ritiro è un grosso errore da non commettere. Sappiamo quanto può essere frustrante trovare l’avviso di giacenza nella cassetta della posta, il cartoncino bianco o verde che informa che c’è una raccomandata da ritirare.
Raramente sono buone notizie, la maggior parte delle volte si tratta di multe o, peggio ancora, avvisi di pagamento. Per capire subito di cosa si tratta bisogna leggere il codice presente sull’avviso di giacenza. Dalle prime due cifre è possibile identificare il contenuto del documento. Quelle che spaventano sono 76, 77, 78 e 79 perché indicano atti giudiziari o multe e 670 perché arriva dall’Agenzia delle Entrate. Cosa accade se non si ritira la raccomandata entro i tempi prestabiliti?
Ritiro della raccomandata, cosa sapere
Il ritiro di una raccomandata ordinaria deve avvenire entro 30 giorni presso l’Ufficio Postale in cui si trova in giacenza. Superati i 30 giorni scatterà la compiuta giacenza e la busta sarà rispedita al mittente. La Legge presumerà che la comunicazione sia arrivata al destinatario e, di conseguenza, l’atto produrrà tutti i suoi effetti. Ignorare la missiva, dunque, è un grosso errore perché sarà come averla letta ma senza sapere in realtà cosa fare per regolarizzare la propria posizione.

Passiamo ora alla notifica di un atto giudiziario, un argomento molto più delicato e serio. Al primo avviso di giacenza dovrà seguire per Legge anche l’invio di una seconda comunicazione, una lettera raccomandata con avviso di ricevimento (Comunicazione di Avvenuto Deposito – CAD). Questa lettera informa il cittadino del deposito dell’atto presso l’Ufficio Postale e della necessità di ritirare la missiva entro 6 mesi.
Attenzione, pur avendo sei mesi per ritirare la raccomandata la notificazione si considererà eseguita decorsi dieci giorni dalla data di spedizione della seconda raccomandata. Il destinatario, dunque, non può bloccare il procedimento evitando il ritiro prima dei sei mesi. Se non dovesse procedere con il ritiro neanche dopo i sei mesi scatterebbero comunque le conseguenze previste in base al contenuto dell’atto giudiziario.