Con un balzo settimanale superiore al +15 %, doValue si distingue tra le midcap di Piazza Affari. Il rally è sostenuto da nuove attese sul settore NPL e valutazioni interessanti per gli analisti.
Negli ultimi giorni, il titolo doValue ha attirato l’attenzione del mercato grazie a una performance che ha superato le aspettative. Attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, la società beneficia di un contesto in cui il tema degli NPL torna centrale per molte banche europee. Le tensioni macroeconomiche e l’inasprimento delle politiche monetarie, uniti al rallentamento del credito, hanno riportato sotto i riflettori l’intero comparto dei servizi di gestione del rischio finanziario. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, le recenti aspettative di una ripresa dei flussi nei portafogli NPE, sia in Italia che nei mercati esteri, rappresentano un catalizzatore chiave.

A emergere con maggiore evidenza sono le nuove opportunità in Grecia e Spagna, dove le operazioni in pipeline sono state rivalutate al rialzo, in vista di nuovi affidamenti bancari. Inoltre, il rafforzamento normativo sul fronte della vigilanza prudenziale in Europa spinge le banche a liberarsi più rapidamente degli attivi non performanti, creando un ulteriore bacino di domanda per operatori specializzati come doValue. A ciò si aggiunge una revisione positiva da parte di diversi analisti finanziari, che hanno aggiornato i propri target di prezzo e migliorato le aspettative di crescita dei margini per i prossimi trimestri, soprattutto alla luce della riduzione dei costi operativi e della digitalizzazione di alcuni processi gestionali. Anche il piano di rifocalizzazione sui segmenti a maggiore marginalità potrebbe rappresentare un elemento di sostegno nei prossimi mesi.
Segnali tecnici, valutazioni fondamentali e tendenze settimanali
Nell’ultima settimana, doValue ha registrato un rialzo settimanale superiore al +15 %, chiudendo a 5,53 €. L’analisi tecnica pubblicata da TipRanks indica un quadro positivo: l’RSI è salito sopra 60, le medie mobili esponenziali a 20 e 50 giorni hanno generato un segnale di incrocio rialzista, e i volumi sono in aumento. Le resistenze tecniche sono ora stimate a 5,65 €, con un supporto principale intorno a 4,85 €.

Dal punto di vista dei fondamentali, il titolo mostra segnali di sottovalutazione. Il P/E è intorno a 8,5×, mentre il rapporto Price/Book si attesta su valori contenuti, vicino a 0,5×. Il multiplo EV/EBITDA è pari a 6,9×. Il ROE sfiora l’11 % e il margine lordo resta sopra il 60 %. Indicatori che, secondo i dati raccolti, suggeriscono un potenziale di rivalutazione in presenza di crescita operativa.
Prezzi obiettivo, raccomandazioni e rendimento del dividendo
Secondo MarketScreener, gli analisti attribuiscono al titolo doValue un prezzo obiettivo medio di 6,40 €, con un target massimo di 7,20 € e un minimo di 5,20 €. Rispetto alla quotazione attuale di 5,53 €, il potenziale di rivalutazione è del +15,7 % verso il target medio, +30,2 % verso il massimo e -6 % rispetto al minimo.
Negli ultimi trenta giorni, secondo MarketScreener e Investing.com, quattro analisti hanno confermato una raccomandazione “Buy”, due “Hold” e nessuno ha espresso un giudizio negativo. Il sentiment resta quindi improntato alla cauta fiducia.
Per quanto riguarda la distribuzione dei dividendi, il rendimento atteso per l’anno in corso è pari al 5,5 %. Negli ultimi cinque anni, il dividendo medio distribuito è stato pari al 6,2 %. Solo nel 2020, a causa della pandemia, la società ha sospeso la remunerazione agli azionisti. Il titolo resta sotto osservazione anche per l’attrattiva legata alla componente cedolare, che continua a rappresentare una leva di interesse per gli investitori orientati al reddito.