179 tonnellate e un potenziale +13 %: il dato sorprendente che sta attirando gli investitori sull’oro

Il prezzo dell’oro ha attraversato una settimana complessa, segnata da oscillazioni tecniche, segnali contrastanti sul dollaro e una domanda fisica in rallentamento. Gli analisti mantengono una visione prudente, tra supporti tecnici e attese macroeconomiche.

Chi segue i mercati finanziari sa che l’oro non è solo una materia prima. È rifugio, barometro geopolitico, e riflesso delle attese monetarie. In questi ultimi giorni, la sua traiettoria ha destato l’attenzione degli operatori: gli scambi sull’oro hanno mostrato volatilità marcata, in un contesto globale in cui la stabilità dei mercati resta fragile.

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179 tonnellate e un potenziale +13 %: il dato sorprendente che sta attirando gli investitori sull’oro – crypto.it

Da una parte, le aspettative di tagli ai tassi da parte della Federal Reserve; dall’altra, un rinnovato ottimismo su accordi commerciali internazionali che sembrano ridurre l’appeal del metallo come “porto sicuro”. L’attenzione è rivolta non solo ai prezzi spot e futures, ma anche alle dinamiche degli ETF sull’oro e alla domanda fisica da parte di mercati chiave come India e Cina.

Prezzi e dinamiche settimanali del metallo prezioso

Nell’ultima settimana l’oro ha oscillato tra 3 422 $ e 3 360 $ per oncia, chiudendo attorno a 3 363,91 $. La debolezza del dollaro USA ha offerto inizialmente un sostegno, ma l’ottimismo sulle relazioni commerciali USA-UE ha spinto al ribasso la domanda riflessiva. Secondo Reuters, le vendite fisiche sono risultate deboli in Asia: in India, ad esempio, i prezzi sono scesi a 98 944 ₹ per 10 grammi, con sconti fino a 15 $ l’oncia per rilanciare gli acquisti.

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Prezzi e dinamiche settimanali del metallo prezioso – crypto.it

I trader continuano a osservare le soglie chiave: il supporto tecnico è visto a 3 360 $, mentre la resistenza rimane sui 3 400 $. Alcuni indicatori tecnici mostrano divergenze ribassiste, segnalando cautela per i prossimi movimenti. L’oro in questo momento appare come una materia prima sospesa, fortemente influenzata dalla geopolitica e dalla traiettoria dei tassi USA.

Analisi degli esperti, ETF e settore minerario

OANDA sottolinea che l’attuale fase riflette prese di profitto, dopo un rally sostenuto. Gli ETF legati all’oro, come GLD e IAU, hanno registrato flussi positivi pari a 179,8 tonnellate dall’inizio dell’anno (+13,1 % rispetto al 2024), indicando che l’interesse degli istituzionali resta elevato. Sul fronte delle aziende minerarie, Newmont Corporation ha superato le attese nel secondo trimestre: utile netto in crescita grazie a un prezzo medio realizzato di 3 320 $ per oncia, nonostante una produzione in calo dell’8 %. Il gruppo ha annunciato un buyback da 3 miliardi $ e ha confermato le guidance 2025. Gli analisti tecnici osservano che il titolo GLD ha formato un doppio massimo, con potenziale correzione verso i 294,86 $, a meno di un catalizzatore macro. Il settore aurifero resta dunque in bilico tra dinamiche di offerta, posizionamenti tecnici e aspettative sulle mosse della Fed, che potrebbero spingere o frenare nuovi acquisti.

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