STMicroelectronics crolla in Borsa dopo i conti del secondo trimestre 2025: ricavi in linea, ma la perdita netta e la guidance cauta affossano il titolo.
C’è un momento in cui il mercato smette di guardare solo ai ricavi. Il titolo STMicroelectronics ha subito un calo del −16,6 % tornando sui minimi di giugno, proprio dopo la pubblicazione dei conti trimestrali. Le attese erano alte, ma alcuni numeri hanno alimentato incertezza tra gli analisti. Mentre le vendite tengono, a preoccupare è la redditività e la visibilità per i prossimi mesi. La società guidata da Jean-Marc Chery prova a rassicurare, ma i dubbi rimangono, soprattutto su margini e flussi di cassa.

In un contesto competitivo dove i semiconduttori sono sotto pressione e i mercati valutano ogni dettaglio, la guidance per il terzo trimestre ha contribuito al nervosismo. Alcuni analisti hanno rivisto le stime, altri mantengono una posizione cauta. Il mix tra risultati, stime e reazione degli operatori è complesso, ma denso di elementi chiave per chi segue il titolo.
Conti del secondo trimestre e outlook per il terzo
Nel secondo trimestre 2025, STMicroelectronics ha registrato ricavi per 2,76 miliardi $, in linea con le attese degli analisti. Tuttavia, il trimestre si è chiuso con una perdita netta di 97 milioni $, principalmente legata a costi straordinari per ristrutturazioni e svalutazioni per circa 190 milioni $. Il risultato operativo è negativo per 133 milioni $, mentre il free cash flow è stato pari a −152 milioni $, a fronte di un flusso positivo nello stesso periodo del 2024.

Il margine lordo è sceso al 33,5 %, in calo rispetto ai livelli degli anni precedenti. La guidance per il terzo trimestre prevede ricavi in crescita sequenziale a 3,17 miliardi $ e un margine lordo stabile, sempre al 33,5 %. Il CEO Chery ha dichiarato che l’azienda si sta avviando verso un graduale miglioramento dei margini, pur mantenendo un approccio prudente a causa delle condizioni di mercato.
Valutazioni, giudizi degli analisti e potenziale secondo il consensus
Dopo la pubblicazione dei risultati, diverse case di analisi hanno aggiornato le proprie raccomandazioni. Baird ha alzato il giudizio da Neutral a Outperform, fissando un target a 50 $. Susquehanna ha confermato il rating Buy con un obiettivo a 40 $. Al contrario, Bernstein ha ridotto il target da 33 $ a 26 $, declassando il rating a Hold. Anche Jefferies e UBS hanno mantenuto un orientamento positivo, confermando il giudizio Buy.
Secondo Marketscreener, su un totale di 19 analisti, il prezzo obiettivo medio per il titolo è pari a 31,32 $. Il prezzo massimo stimato si attesta a 38,73 $, mentre quello minimo è a 24,07 $. Rispetto alla quotazione attuale di circa 26,48 $, il potenziale di upside medio sarebbe del +18,3 %, quello massimo del +46,3 %, mentre il downside verso il target minimo si collocherebbe intorno al −9,1 %.
Il consensus riflette una fase di incertezza, dove pesano le difficoltà sui margini ma si riconosce la solidità industriale del gruppo. La reazione negativa del mercato fotografa un sentiment in tensione, ma alcuni segnali restano da monitorare, tra cui l’evoluzione della guidance e il recupero del cash flow operativo.