Il titolo Tesla potrebbe valere il 62% in meno? Le previsioni che farebbero tremare anche i più ottimisti

Una valutazione ribassista, dati tecnici contrastanti e previsioni divise: il caso Tesla continua a sorprendere. HSBC conferma il rating “Reduce”, ma gli analisti restano spaccati tra visioni pessimistiche e scenari euforici. Ecco cosa dicono numeri, trend e aspettative sul titolo più discusso del settore auto.

C’è qualcosa di affascinante nei titoli capaci di dividere gli analisti. Quando un’azione mette insieme innovazione, volatilità e polarizzazione delle opinioni, nasce uno scenario che incuriosisce chi segue il mercato in cerca di indizi e segnali. Alcuni investitori guardano alle potenzialità future, altri si concentrano sui dati concreti. E in mezzo c’è chi cerca di decifrare una narrazione fatta di margini in calo, valutazioni elevate e strategie industriali da interpretare. È il caso di Tesla, un nome che non ha bisogno di presentazioni ma che oggi si trova al centro di un dibattito più tecnico che emotivo.

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Il titolo Tesla potrebbe valere il 62% in meno? Le previsioni che farebbero tremare anche i più ottimisti – crypto.it

Dietro le quotazioni giornaliere, ci sono analisi dettagliate che mettono in evidenza criticità strutturali, indebolimento dei fondamentali e divergenze tra aspettative e risultati. Il settore automobilistico, nel frattempo, evolve rapidamente tra concorrenza cinese, pressioni regolatorie e mutamenti nella domanda. In tutto questo, le azioni Tesla restano sotto osservazione costante, soprattutto dopo che HSBC ha ribadito il rating “Reduce”, sottolineando che le attuali dinamiche non giustificherebbero una valutazione così elevata.

HSBC ribadisce il rating “Reduce”: ecco cosa preoccupa

L’analista Michael Tyndall di HSBC ha confermato il giudizio “Reduce” su Tesla, con un target price fermo a 120 $. Secondo quanto riportato da Investing.com, alla base della valutazione ci sarebbero problemi considerati strutturali: un portafoglio prodotti poco rinnovato, margini in calo e una concentrazione anomala delle consegne nel mese di giugno. Circa il 47% delle vendite del secondo trimestre sarebbe avvenuto in un solo mese, sollevando dubbi sulla sostenibilità del trend.

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HSBC ribadisce il rating “Reduce”: ecco cosa preoccupa – crypto.it

HSBC sottolinea inoltre l’erosione delle quote di mercato di Tesla da parte di produttori tradizionali e cinesi, unita alla lentezza nel lancio di nuovi modelli chiave. Il risultato? Una previsione di EBIT in calo del 27% per il 2025 e del 23% per il 2026, e un rapporto P/E ritenuto troppo elevato rispetto alla redditività effettiva. A questo si aggiungono costi extra legati a dazi e spese operative, che comprimono ulteriormente i margini già ridotti.

Dati finanziari e previsioni: analisi completa sul titolo

Secondo i dati estratti da TradingView, il rapporto P/E corrente è pari a 192,92×, mentre il prezzo su fatturato è salito a 12,62×. Il prezzo su flusso di cassa si attesta a 74,23×, segno di una valutazione elevata rispetto alla capacità di generare liquidità. Il margine lordo è al 17,85%, quello operativo all’8,10%, mentre il margine netto scende al 5,21%. Tesla mostra comunque buona solidità di bilancio, con un current ratio di 2,02 e una quick ratio di 1,55.

Sul piano tecnico, l’analisi settimanale indica una situazione neutra: 9 indicatori segnalano “Vendi”, 9 “Neutro” e 8 “Compra”. Le medie mobili di breve termine (10 e 20 giorni) danno segnali di vendita, mentre quelle di lungo periodo (100 e 200 giorni) risultano più favorevoli. L’RSI è a 48,78, il MACD a −44,75 e il Momentum a 9,73, suggerendo incertezza e mancanza di direzionalità chiara.

Le previsioni degli analisti raccolte da Marketscreener vedono un prezzo obiettivo medio di 306,14 $, con un massimo di 500 $ e un minimo di 115 $. Rispetto alla quotazione attuale di circa 304 $, il potenziale rispetto al target massimo sarebbe del +64,5%, mentre quello rispetto al target medio si attesterebbe a circa +0,7%. Il target minimo implicherebbe invece un potenziale ribasso del −62,2%. Un intervallo che riflette l’estrema dispersione delle opinioni. Anche StockAnalysis e MarketBeat confermano un target mediano intorno ai 300 $, a conferma di aspettative contrastanti.

Tesla, infine, non distribuisce dividendi. Il rendimento da dividendo è nullo e non sono previste distribuzioni nel breve termine, a testimonianza di una strategia centrata sul reinvestimento e sull’espansione. Per alcuni è una scelta coerente con il modello di crescita, per altri un segnale di vulnerabilità nei confronti degli azionisti più orientati al rendimento.

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