Se avete intenzione di mettervi in proprio questo potrebbe essere il momento esatto grazie all’erogazione di Bonus e incentivi.
Un aiuto da 50 mila euro potrebbe segnare la svolta della vostra vita. Chiedendo il contributo economico per aprire la propria attività si potrebbero avere le risorse per realizzare un sogno e indirizzare il futuro verso grandi soddisfazioni. Serve un progetto valido e rispettando alcuni requisiti si riceveranno presto i soldi.

Mettersi in proprio significa avviare un’attività senza sapere cosa riserverà il futuro. Richiede un grande atto di coraggio perché un conto è essere un dipendente con la certezza dello stipendio tutti i mesi, un altro è vivere alla giornata senza sapere se si potranno raccogliere o meno i frutti del proprio duro lavoro. Oltre al coraggio l’apertura di un’attività richiede risorse economiche spesso anche ingenti.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato un atteso Decreto che dà il via all’erogazione di incentivi per l’autoimpiego, il lavoro autonomo e professionale come previsto dagli articoli 17 e 19 del DL 60 del 2024. Obiettivo del Decreto è promuovere l’inclusione attiva e l’inserimento al lavoro tramite azioni volte a sostenere l’avvio dell’attività di lavoro autonomo per i giovani di età inferiore a 35 anni.
Quali requisiti per ottenere i contributi fino a 50 mila euro
Bonus e incentivi sono rivolti agli under 35 che intendono lavorare come imprenditori autonomi o liberi professionisti in possesso di un requisito tra questi tre
- essere in condizione di marginalità sociale, debolezza sociale o discriminazione,
- essere inoccupati, disoccupati o inattivi,
- essere disoccupati beneficiari di misure del programma di Garanzia di occupabilità dei lavoratori.

Gli interessati possono inoltrare domanda solo se avviano un’attività di lavoro autonomo tramite apertura di partita IVA, di impresa individuale con iscrizione regolare al Registro delle imprese oppure di impresa in forma societaria con iscrizione al Registro delle imprese con forme giuridiche di società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società a responsabilità limitata, società cooperativa o libero professionali.
Le misure sono due, l’Autoimpiego Centro Nord Italia per i giovani residenti nel Centro o nel Nord Italia e Resto al Sud 2.0. La prima misura prevede voucher tra 30 mila e 40 mila euro più un finanziamento in regime de minimis a supporto dell’avvio dell’attività autonoma. Resto al Sud 2.0, invece, sostiene i giovani del Sud Italia tramite percorsi di formazione, accompagnamento alla progettazione preliminare e tutoraggio erogando un voucher tra 40 mila e 50 mila euro più un finanziamento in regime de minimis a copertura del 75% delle spese. In più entrambe le misure prevedono servizi di tutoring del valore di 5 mila euro.