Perché Stellantis potrebbe valere fino al 26 % in più secondo alcune stime, nonostante i tagli di Citigroup e Santander

Stellantis sotto osservazione dopo la perdita da 2,3 mld € e il taglio dei target da parte di Citigroup e Santander, ma il potenziale di rivalutazione resta interessante secondo altri analisti, con target massimo fino a 14,03 $.

Chi segue con attenzione il mondo dei titoli automobilistici sa bene quanto l’andamento di una casa come Stellantis possa essere influenzato da molteplici fattori: accordi commerciali, dazi, trasformazioni del settore e revisioni strategiche. Negli ultimi giorni, nonostante una seduta brillante in Borsa (+9,14 %), due tra i principali istituti finanziari – Citigroup e Santander – hanno ridotto i propri target di prezzo e confermato una visione neutrale. Ma il quadro resta articolato.

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Perché Stellantis potrebbe valere fino al 26 % in più secondo alcune stime, nonostante i tagli di Citigroup e Santander – crypto.it

Al centro dell’analisi ci sono la recente perdita semestrale da 2,3 mld €, le conseguenze dell’introduzione di dazi USA e la strategia di gestione degli oneri straordinari, che impattano sulla redditività del gruppo. Nonostante ciò, alcuni indicatori tecnici e fondamentali mostrano segnali meno negativi di quanto le stime più prudenti lascino intendere. Il contesto resta incerto, ma presenta spunti di riflessione interessanti anche dal punto di vista della valutazione del titolo e del suo posizionamento competitivo.

Gli operatori guardano ora con attenzione agli aggiornamenti delle previsioni degli analisti, al possibile impatto delle nuove politiche commerciali internazionali e alla capacità del gruppo di contenere le perdite e riposizionarsi in modo efficace nel mercato globale.

Un bilancio condizionato dai dazi e un quadro tecnico in consolidamento

Secondo quanto riportato da Reuters, Stellantis ha chiuso il primo semestre con una perdita di 2,3 mld €, influenzata da 300 mln € legati ai dazi USA e da oneri straordinari per 3,3 mld €, legati principalmente alla riorganizzazione del gruppo e alla svalutazione di asset non strategici. Il CFO Doug Ostermann ha stimato un impatto complessivo da dazi per l’intero 2025 di oltre 1,5 mld €.

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Un bilancio condizionato dai dazi e un quadro tecnico in consolidamento – crypto.it

Sul piano tecnico, i dati di TipRanks mostrano un quadro misto: l’RSI si mantiene neutro a 50,75, mentre il MACD registra un leggero segnale positivo (0,07). Le medie mobili a 50 e 200 giorni indicano un andamento laterale, con un range di consolidamento che riflette un equilibrio instabile tra pressione ribassista e aspettative rialziste. La volatilità resta contenuta, segno che il titolo attende nuovi catalizzatori per imprimere una direzione più chiara.

Prezzi obiettivo, revisioni contrastanti e potenziale di rivalutazione

Secondo Marketscreener.com, il prezzo obiettivo medio per Stellantis è di 11,13 $, con un minimo a 7,01 $ e un massimo di 14,03 $. Rispetto alle quotazioni attuali, il potenziale medio di rivalutazione si attesta a circa il 21 %, mentre il potenziale massimo raggiunge il 26 %. Nonostante ciò, Citigroup ha rivisto il proprio target a 8,50 $ e Santander a 8,80 $, mantenendo entrambi un giudizio “Neutral”. Le motivazioni si concentrano sulla difficoltà di ripresa dei margini operativi e sull’elevato peso dei costi fissi.

Sul fronte dei multipli di mercato, Stellantis presenta un P/E inferiore alla media del settore, con un Price/Book interessante e un EV/EBITDA competitivo, ma gli analisti restano cauti. Alcune fonti, tra cui MarketBeat e Fintel, sottolineano che la strategia industriale del gruppo è in una fase di transizione, con investimenti concentrati soprattutto sull’elettrificazione e sul riequilibrio geografico della produzione.

Il giudizio complessivo risulta quindi frammentato: se da un lato persistono elementi di sottovalutazione, dall’altro il titolo riflette ancora le incertezze di un’industria alle prese con un nuovo equilibrio globale.

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