Quando si pensa a investimenti di lungo termine, si immaginano scelte tranquille e prevedibili. Ma e se esistessero strumenti capaci di offrire ben di più? C’è un lato nascosto dei titoli di Stato italiani a lunga scadenza che sfugge ai più: un equilibrio particolare tra stabilità e rendimento che cambia il modo di vedere il futuro.
Alcuni li considerano strumenti noiosi, eppure sono spesso quelli che, con il passare degli anni, riescono a sorprendere di più. Non si tratta soltanto di numeri o di percentuali, ma di costruire un percorso che abbia senso nel tempo, anche in mezzo a incertezze e oscillazioni di mercato. Investire in strumenti che maturano tra decenni significa accettare una sfida: non farsi scoraggiare dai movimenti di breve periodo e guardare lontano.
Negli ultimi mesi, l’interesse verso certe obbligazioni a lungo termine è cresciuto, spinto da rendimenti che non si vedevano da anni.
Ma non è solo una questione di opportunità: è un nuovo modo di interpretare il rapporto tra tempo, capitale e sicurezza.

Ed è in questo equilibrio che si collocano i protagonisti di questa storia, tre BTP che hanno attirato l’attenzione per le loro caratteristiche uniche. Perché, a volte, il vero valore di un investimento non sta nella sua immediatezza, ma nella sua capacità di resistere e crescere negli anni.
Non è raro che il mondo finanziario sorprenda chi decide di avvicinarsi con pazienza e un pizzico di coraggio. Alcuni strumenti che all’inizio possono sembrare “lontani” diventano, con il passare del tempo, vere ancore di stabilità. È il caso dei BTP a lunga scadenza, che oggi si collocano tra le opzioni più discusse per chi vuole mantenere una prospettiva ampia e un rendimento che supera le soglie considerate di riferimento. Chi sceglie questi strumenti accetta che il loro valore possa oscillare, ma sa anche che la storia è scritta su orizzonti lunghi. Ogni variazione dei tassi, ogni oscillazione di prezzo, è solo una tappa di un percorso che guarda oltre le urgenze del momento. È una mentalità diversa, che non insegue il guadagno immediato ma punta a costruire un risultato più solido nel tempo. Un approccio che, in fondo, è quasi controcorrente in un mercato abituato alla velocità e all’immediatezza.
BTP 2053 e 2054: due pilastri per chi cerca rendimento e stabilità
Tra i protagonisti più interessanti spicca il BTP 4,50% ottobre 2053, con un rendimento netto che si muove tra il 3,78% e il 3,86%. Il suo prezzo, leggermente sopra la pari (102‑104), porta con sé un vantaggio fiscale grazie al credito d’imposta, una caratteristica che ne aumenta l’attrattiva.

Con una duration di circa 15‑16 anni, si dimostra sensibile ai movimenti dei tassi, ma l’elevata cedola garantisce flussi di cassa costanti, mitigando l’impatto della volatilità. Molto vicino per impostazione, il BTP 4,30% ottobre 2054 offre un rendimento netto di circa 3,81‑3,82% e un prezzo più vicino alla pari (99‑100), il che semplifica la gestione fiscale e riduce l’impatto delle differenze tra acquisto e rimborso. Entrambi superano la soglia del 3,5% netto, considerata da molti investitori un punto di riferimento per titoli a lunga durata. Sono strumenti che coniugano stabilità e prospettiva, mantenendo un buon equilibrio tra rischio e rendimento, ideali per chi cerca di pianificare con un orizzonte ampio senza rinunciare a una buona redditività.
Il BTP 2067: una scommessa audace su orizzonti lontani
Ancora più affascinante, e al tempo stesso impegnativo, è il BTP 2,80% marzo 2067. Con un rendimento netto che sfiora il 3,95%, si posiziona in cima a questa categoria. Il suo prezzo, attorno a 71, apre le porte a una consistente plusvalenza al rimborso, che si aggiunge alle cedole nel tempo. Tuttavia, con una duration che supera i 20 anni, questo titolo è estremamente sensibile ai movimenti dei tassi e può subire forti oscillazioni di prezzo. È un investimento che richiede visione e sangue freddo: chi lo sceglie sa di affrontare una volatilità elevata in cambio della prospettiva di un guadagno significativo. In fondo, puntare su uno strumento così a lungo termine è più di una semplice decisione finanziaria: è un atto di fiducia nel futuro, una scelta che intreccia strategia, pazienza e una buona dose di audacia.