Poste Italiane sorprende il mercato con ricavi da 6,5 miliardi € e un utile netto in crescita del 14 % nel primo semestre 2025, attirando nuovi aggiornamenti dagli analisti e rafforzando la solidità del titolo in un contesto incerto ma strategicamente favorevole.
Nel primo semestre dell’anno, Poste Italiane ha mostrato una notevole solidità operativa, con risultati che hanno superato le attese di diversi analisti. I ricavi totali si attestano a 6,5 miliardi €, segnando una crescita del 4,8 % rispetto al 2024, trainati da performance positive in tutte le principali aree di business: servizi finanziari, logistica, assicurazioni e pagamenti digitali.

L’utile netto ha raggiunto 1,2 miliardi €, in aumento del 14 % su base annua. I risultati sono stati ben accolti dal mercato, anche in virtù della disciplina sui costi e del rafforzamento della presenza nei segmenti ad alta marginalità. Tra le notizie più recenti, spicca il consolidamento delle operazioni digitali, con un’accelerazione dei servizi fintech e una maggiore efficienza nel recapito della corrispondenza.
Valutazioni, multipli e sottovalutazione secondo gli analisti
Secondo Marketscreener.com, il prezzo obiettivo medio degli analisti è pari a 13,10 €, con un target minimo a 12,00 € e un massimo fissato a 14,60 €. Rispetto alla quotazione attuale di circa 12,30 €, il titolo presenta un potenziale di sottovalutazione medio del 6,5 % e un potenziale massimo di apprezzamento del 18,7 %. Le raccomandazioni degli ultimi 30 giorni si sono concentrate su giudizi Buy o Overweight, come indicato da Intesa Sanpaolo, Mediobanca ed Equita, che evidenziano una buona visibilità sulla redditività futura e la solidità del modello di business.

I multipli del titolo risultano equilibrati: il rapporto prezzo/utili è attorno a 8,8, il Price/Book si aggira su 1,5 e l’EV/EBITDA riflette una valutazione conservativa rispetto al settore. Il Return on Equity si mantiene sopra il 16 %, mentre il Return on Assets è pari al 2,6 %. Il margine di profitto lordo supera il 60 %, confermando la buona efficienza gestionale anche in un quadro macroeconomico instabile.
Tendenza tecnica e scenario operativo nel breve periodo
A livello tecnico, il titolo resta impostato in una fase di consolidamento. Le medie mobili a 20 e 50 periodi supportano un movimento laterale, mentre gli indicatori di momentum come RSI e MACD non segnalano al momento pressioni particolari né al rialzo né al ribasso. La volatilità implicita è contenuta, e il volume degli scambi si mantiene nella media del periodo.
L’interesse degli investitori rimane elevato anche grazie alla stabilità del dividendo, che continua a offrire un rendimento superiore alla media del settore, posizionandosi intorno al 6,2 % annuo. In assenza di eventi esogeni di forte impatto, il titolo appare ben posizionato per beneficiare di ulteriori miglioramenti della redditività, soprattutto nella seconda parte dell’anno, con il supporto di una strategia chiara e orientata all’innovazione digitale e alla diversificazione dei ricavi.