Stellantis avrebbe registrato una perdita di 2,3 miliardi di € nel primo semestre 2025 e un calo delle consegne globali del 6 %, ma il titolo è salito in Borsa, sorprendendo molti osservatori e attirando nuove analisi.
Il primo semestre 2025 ha acceso i riflettori su uno dei casi industriali più complessi tra le grandi case automobilistiche europee. Stellantis si trova oggi al centro di un contesto in rapido mutamento, tra nuove tensioni tariffarie, riorganizzazioni produttive e ridefinizione del portafoglio elettrico. Nonostante risultati economici negativi, con consegne globali in calo e perdite consistenti, il mercato sembra leggere questa fase in chiave strategica.

La salita in Borsa dell’1,5 % in una giornata di annunci pesanti ha alimentato l’attenzione verso il titolo. Gli investitori si interrogano su quanto il gruppo sia già proiettato nel futuro e su quali leve stia effettivamente azionando per uscire rafforzato da un semestre difficile. In questo scenario, diventa centrale l’analisi dei fondamentali, delle tendenze tecniche e delle nuove raccomandazioni.
Indicatori tecnici e valutazioni fondamentali
L’analisi tecnica del titolo Stellantis, secondo TipRanks, evidenzia una fase laterale con medie mobili a 50 e 200 giorni ancora incrociate, ma in possibile avvicinamento. Il MACD appare neutro, mentre il RSI intorno a 50 mostra un equilibrio tra pressioni rialziste e ribassiste. Il quadro suggerisce un titolo in attesa di catalizzatori esterni per uscire dal range attuale. Dal punto di vista delle metriche fondamentali, il gruppo presenta un P/E forward intorno a 6× e un Price/Book tra 0,3× e 0,4×, segnali di evidente sottovalutazione. Anche l’EV/EBITDA sotto 4× conferma una valutazione contenuta.

Tuttavia, alcuni indicatori come ROE e ROA appaiono sotto stress, a causa della ristrutturazione industriale e del calo della marginalità operativa. Il primo semestre ha infatti risentito delle nuove tariffe negli Stati Uniti, con un impatto negativo stimato in circa 300 milioni di €. La contrazione della domanda nei mercati maturi e la competizione sui prezzi nei veicoli elettrici hanno ulteriormente compresso i margini, in particolare in Nord America.
Target price, raccomandazioni e margini di rivalutazione
Secondo quanto riportato da marketscreener.com, il prezzo obiettivo medio per Stellantis è pari a 10,07 €, contro una quotazione attuale vicina a 7,91 €, suggerendo un upside potenziale del 27 %. Il target massimo segnalato dagli analisti è di 14,00 € (per una sottovalutazione del 77%), mentre quello minimo è 6,00 € (per una sopravvalutazione di circa il 25%), riflettendo una certa incertezza sul contesto macro e regolatorio. Le ultime raccomandazioni degli analisti confermano l’attenzione sul titolo: Intesa Sanpaolo ribadisce il giudizio Buy con prospettive positive legate alla razionalizzazione industriale. HSBC e UBS mantengono rating positivi, mentre Bank of America ha rivisto il proprio giudizio da Buy a Neutral, in attesa di segnali chiari sulla tenuta della strategia EV. Attualmente, secondo MarketBeat, oltre il 70 % degli analisti ha una visione positiva o neutrale sul titolo. Il mercato osserva con attenzione i prossimi step operativi, inclusi eventuali spin-off, la gestione degli impianti europei e l’evoluzione della gamma elettrica.
In un contesto delicato, Stellantis sembra avviare un ciclo di trasformazione profondo, i cui effetti reali si vedranno nei prossimi trimestri. Intanto, le valutazioni basse, la capacità di generare cassa e le prospettive di razionalizzazione continuano ad attrarre l’interesse degli investitori.