Diamanti, il confronto più sorprendente: -86 % i sintetici, -40 % i naturali. Un rischio per chi investe?

Il mercato dei diamanti sta vivendo un momento di forte transizione: mentre i prezzi delle gemme naturali scendono, quelli dei diamanti da laboratorio crollano drasticamente. Il settore si interroga sul futuro di un bene che per decenni è stato considerato un investimento sicuro.

Negli ultimi mesi si è acceso un dibattito sempre più acceso attorno al ruolo delle pietre sintetiche nel mercato globale. Se da un lato si presentano come alternative economiche e più sostenibili, dall’altro stanno generando un effetto domino sui prezzi dei diamanti tradizionali. De Beers, storica multinazionale del settore, ha definito un “enorme inganno” la diffusione di gemme da laboratorio che verrebbero talvolta vendute come se fossero naturali.

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Diamanti, il confronto più sorprendente: -86 % i sintetici, -40 % i naturali. Un rischio per chi investe? – crypto.it

A guidare questo allarme è stato l’amministratore delegato Al Cook, che ha anche annunciato l’interruzione della linea “Lightbox”, dedicata proprio ai diamanti sintetici. L’interesse del pubblico per le pietre coltivate sarebbe però in crescita costante, spinto da una maggiore attenzione ai temi ambientali e dai costi più accessibili. Il rischio, secondo diversi osservatori, è che questa trasformazione possa danneggiare il valore di lungo periodo delle pietre estratte, rendendole meno appetibili come beni rifugio e strumenti d’investimento.

I prezzi crollano e cambiano gli equilibri

Secondo il Wall Street Journal, dal 2016 a oggi il valore medio dei diamanti sintetici si sarebbe ridotto di circa l’86 %, mentre quelli naturali avrebbero registrato un calo del 40 %. Il fenomeno avrebbe coinvolto anche i maggiori produttori di gioielleria, tra cui Pandora, Walmart e altri brand che negli ultimi anni hanno deciso di puntare sulle pietre di laboratorio. Parallelamente, le fedi nuziali con diamanti non estratti rappresenterebbero oggi più della metà delle vendite totali negli Stati Uniti, secondo un’indagine di The Knot. Questa dinamica starebbe quindi modificando le abitudini di acquisto e ridisegnando la percezione stessa del valore simbolico dei diamanti.

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I prezzi crollano e cambiano gli equilibri – crypto.it

De Beers, nel frattempo, ha avviato una nuova strategia per contrastare il trend, investendo in una campagna globale dal titolo “Worth the Wait”, volta a sottolineare la differenza tra i diamanti naturali e quelli artificiali. La società ha anche sviluppato un sistema chiamato DiamondProof, pensato per identificare l’origine delle pietre e proteggerne la tracciabilità. Al Cook ha ribadito che la domanda per i diamanti veri rimane forte, soprattutto in mercati come quello indiano, dove si prevede che le vendite di gemme naturali possano arrivare a 20 miliardi $ entro il 2030, secondo i dati riportati da Economic Times. Tuttavia, il confronto tra prezzi, accessibilità e percezione rischia di innescare un cambiamento irreversibile.

Un mercato diviso tra investimento e consumo

Il dibattito tra diamanti da investimento e pietre da “fast fashion” è quindi più aperto che mai. La recente decisione di De Beers di abbandonare la produzione di sintetici sarebbe la prova che il valore storico, emozionale e simbolico dei diamanti veri necessita di un rilancio. Tuttavia, gli osservatori del settore notano che il continuo ampliamento dell’offerta di pietre da laboratorio potrebbe portare a una svalutazione sistemica anche del mercato secondario.

Anche i consumatori sembrano dividersi: da un lato chi cerca l’oggetto eterno da tramandare, dall’altro chi preferisce un’alternativa sostenibile e accessibile. Nel frattempo, alcuni analisti citati dal Times e da Mining Review suggeriscono che le fluttuazioni attuali potrebbero creare incertezza, ma anche nuove opportunità, soprattutto se la filiera riuscirà a distinguere con maggiore chiarezza tra ciò che è naturale e ciò che è coltivato.

In sintesi, il mondo dei diamanti naturali e di quelli sintetici sta attraversando una fase di profondo riequilibrio. La sfida per il futuro sarà comprendere se e come i due universi potranno convivere senza erodere reciprocamente il proprio valore.

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