Un investimento sottovalutato che nasconde vantaggi concreti. Niente effetti speciali, ma numeri solidi e garanzie reali. C’è chi lo considera noioso, ma il tempo spesso dà ragione a ciò che sembra banale. Il BTP francobollo è tornato a far parlare di sé, e non solo tra i risparmiatori più prudenti. Dietro il suo nome curioso si nasconde una strategia che merita attenzione, specie in un momento di incertezza come quello attuale. Non serve essere esperti per comprenderlo, basta sapere dove guardare. Una cedola fissa, una durata definita e un rendimento che, con tutte le sue piccole cifre, potrebbe risultare sorprendente.
In un’epoca in cui il mercato rincorre l’ultima novità e ogni giorno spunta un prodotto finanziario “rivoluzionario”, c’è qualcosa di affascinante nell’investire in strumenti semplici e trasparenti. Il BTP con ISIN IT0005323032, affettuosamente chiamato “francobollo”, è un esempio perfetto di come anche i titoli più tradizionali possano ritrovare nuova luce.

Emesso nel 2018 e in scadenza nel febbraio 2028, offre una cedola fissa del 2% annuo, divisa in due rate semestrali. È acquistabile facilmente sul mercato MOT, accessibile anche a chi non ha grandi capitali. E mentre tutti parlano di rischio e volatilità, questo BTP continua il suo percorso con regolarità.
Perché il “francobollo” è più di un titolo per nostalgici: quando semplicità e stabilità fanno la differenza
Il soprannome può trarre in inganno. Il BTP francobollo non è un investimento “piccolo” nel senso negativo del termine, ma lo è nel suo formato: tagli minimi, cedole contenute e rischio ridotto. La sua vera forza è nella prevedibilità. Chi lo acquista oggi, con un prezzo di riferimento pari a 99,75 (quasi pari al valore nominale), sa esattamente cosa aspettarsi: una rendita annuale costante e il rimborso totale a scadenza. Non è poco, considerando il contesto economico attuale.

Con un rendimento lordo effettivo del 2,11% e uno netto attorno all’1,85%, il titolo offre una soluzione solida per chi vuole preservare il capitale senza rinunciare a un ritorno moderato. La duration modificata di 2,42 lo rende poco sensibile alle fluttuazioni dei tassi di interesse: un elemento che rassicura, soprattutto per chi non ama i colpi di scena. Non è un caso se, nonostante il tempo passato dalla sua emissione, continua ad attirare interesse tra chi punta alla stabilità.
Dal calcolo all’incasso: ecco quanto può rendere concretamente questo titolo in pochi anni
Immaginando un investimento da 5.000 euro nominali, il prezzo d’acquisto sarà intorno a 5.033,36 euro, composto da 4.987,50 euro di prezzo secco e 45,86 euro di rateo d’interesse maturato. Ogni anno, si ricevono 100 euro lordi di cedola, pari a 87,50 euro netti, grazie alla tassazione agevolata al 12,5%. Alla scadenza, nel 2028, il capitale viene rimborsato integralmente. Nessun rischio di perdite improvvise, nessuna incertezza sui flussi in entrata.
In un portafoglio bilanciato, un titolo come questo può avere una funzione importante: quella di ancorare una parte del capitale, proteggendolo dalle sorprese del mercato. Non è un colpo di genio finanziario, ma un tassello utile per chi punta a costruire un equilibrio duraturo. La finanza, dopotutto, non è solo spettacolo: a volte è nei dettagli più semplici che si trovano le risposte giuste.