Bitcoin e le principali criptovalute tornano sotto i riflettori grazie a flussi record sugli ETF spot, segnali tecnici favorevoli e clima normativo più chiaro negli Stati Uniti. Un mix di fattori che ha riacceso l’interesse per il mercato cripto dopo settimane di incertezza.
Negli ultimi giorni il comparto cripto ha mostrato segnali evidenti di risveglio, in un contesto che unisce dinamiche di mercato, analisi tecnica e fattori macroeconomici. A catalizzare il nuovo interesse per Bitcoin e Ethereum sono stati l’aumento degli afflussi sugli ETF su Bitcoin spot, la maggiore apertura politica verso una regolamentazione più strutturata e la formazione di pattern tecnici rilevanti.

Questo ritorno di ottimismo ha coinvolto anche le altcoin principali, come Solana e Dogecoin, che hanno seguito a ruota i movimenti del Bitcoin. La combinazione tra segnali macro, supporti grafici e volume degli scambi torna a creare aspettative, pur in un contesto dove la volatilità resta elevata.
ETF spot, pattern tecnici e rotazione settoriale spingono il Bitcoin
Secondo dati aggiornati di MarketWatch, gli ETF su Bitcoin hanno registrato afflussi netti per oltre 14,8 miliardi $ nel 2024, con una significativa accelerazione dopo la “Crypto Week” statunitense. I fondi più esposti, come quelli di BlackRock e Fidelity, hanno raggiunto livelli record di sottoscrizioni, con una partecipazione crescente da parte di investitori istituzionali. Questo ha generato un forte effetto leva sul prezzo del Bitcoin, tornato sopra i 111.000 $.
Dal punto di vista tecnico, il completamento di una formazione “cup-and-handle” ha dato nuovo slancio alle quotazioni. Secondo quanto riportato da Business Insider, il target grafico si colloca in area 134.500 $, con un ulteriore potenziale di upside di circa il 21% confermato da indicatori come RSI e MACD. In parallelo, anche Ethereum ha consolidato sopra i 6.200 $, supportato da volumi in crescita e da nuove attese sullo sviluppo delle soluzioni Layer 2.

Il posizionamento degli operatori sui derivati, unitamente al calo della volatilità implicita, suggerisce un clima di fiducia crescente. Questo è confermato anche da un rinnovato interesse per le criptovalute emergenti, che beneficiano della rotazione degli asset a scapito di settori come il tech.
Cripto-regolamentazione, macro USA e segnali dalle altcoin
Sul fronte normativo, si segnalano segnali distensivi da parte di alcuni esponenti del Congresso americano. In particolare, le dichiarazioni pro-cripto di Donald Trump e la possibilità di una nuova struttura regolamentare per gli asset digitali hanno favorito una maggiore chiarezza. Questo contesto potrebbe sostenere l’adozione dei Bitcoin ETF da parte di fondi pensione e gestori attivi.
L’andamento positivo delle criptovalute trova supporto anche nei dati macro. Il rallentamento dell’inflazione core e le attese per un taglio dei tassi da parte della Fed hanno ridotto l’avversione al rischio. Secondo Barron’s, molti fondi hanno ricominciato a sovrappesare le valute digitali nei portafogli multi-asset, anche grazie al ritorno della narrativa su Bitcoin come bene rifugio.
Infine, l’interesse si è esteso a nomi come Solana e Dogecoin, spinti da aggiornamenti sulla rete e da una maggiore attività degli sviluppatori. Gli indicatori on-chain segnalano un aumento degli indirizzi attivi e un’espansione delle transazioni sulle principali blockchain, suggerendo che il movimento attuale ha basi più solide rispetto ai rally precedenti.