Il titolo Webuild è tornato sotto i riflettori dopo l’annuncio di nuove importanti commesse in Arabia Saudita e una valutazione che lo posiziona tra i titoli più sottovalutati del comparto infrastrutturale europeo. Gli analisti rivedono al rialzo i target di prezzo, mentre i fondamentali restano solidi.
Negli ultimi anni, Webuild ha rafforzato la propria presenza internazionale puntando su progetti strategici legati a grandi infrastrutture e transizione energetica. A conferma di questo posizionamento, solo nelle ultime settimane la società ha annunciato una nuova aggiudicazione da 600 milioni $ per la fase 3 del progetto Diriyah Square in Arabia Saudita.

L’opera rientra nell’ambiziosa Vision 2030, che punta alla diversificazione dell’economia saudita, e si aggiunge al contratto da 4,7 miliardi $ già in corso per la realizzazione del lago artificiale Trojena, sempre nell’ambito del progetto NEOM. Questi sviluppi hanno avuto un impatto diretto sulla valutazione del titolo e sulla revisione dei target price da parte degli analisti.
Indicatori tecnici e fondamentali del titolo Webuild
Secondo Marketscreener, il consensus degli analisti sul titolo Webuild è attualmente “Moderate Buy”, con un prezzo obiettivo medio fissato a 4,08 €, un target massimo a 4,41 € e minimo a 3,84 €. Considerando una quotazione attuale intorno ai 3,82 €, l’upside potenziale stimato si aggira intorno al 6,8 %. Le stime sono supportate da multipli particolarmente interessanti per il settore: il P/E si attesta a 9,6x contro una media di settore intorno a 14x, mentre l’EV/EBITDA è di circa 3,5x, dato considerato basso per un gruppo con una pipeline ordini da oltre 120 miliardi €. Anche il Price/Book ratio, fermo a 1,3x, suggerisce una sottovalutazione rispetto al valore contabile dell’azienda.

A livello di redditività, i margini sono in miglioramento: il ROE si attesta al 13,7 %, mentre il ROA è al 3,1 %. Il margine lordo è stabile attorno al 25,8 %, grazie alla crescente quota di ricavi da contratti ad alto valore aggiunto all’estero. Dal punto di vista tecnico, il titolo ha recentemente superato la media mobile esponenziale a 20 giorni (EMA), segnalando un trend rialzista a breve termine. Anche il RSI settimanale, attualmente a 57, indica una posizione neutrale ma in miglioramento, confermata da un MACD che ha generato un segnale positivo.
Rendimento da dividendo e prospettive internazionali
Un altro elemento rilevante nella valutazione complessiva di Webuild è il suo rendimento da dividendo. Nel 2024, la società ha staccato una cedola da 0,073 € per azione, con uno yield lordo intorno al 2 %. La politica dei dividendi ha mostrato una buona regolarità: negli ultimi cinque anni, Webuild ha distribuito dividendi in quattro esercizi su cinque, con un rendimento medio quinquennale pari al 2,1 %. L’unico anno in cui il dividendo è stato sospeso è stato il 2020, in conseguenza della pandemia.
Le nuove commesse internazionali e il rafforzamento in mercati ad alta crescita come Arabia Saudita, Stati Uniti e Australia continuano a sostenere le prospettive del gruppo. Il 90 % del portafoglio ordini nel 2024 proviene da attività estere, e la strategia sembra consolidarsi su una solida pipeline legata a progetti infrastrutturali complessi, idroelettrici e sostenibili. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali aziendali, Webuild ha completato oltre 90 progetti in Arabia Saudita dal 1966, con una presenza che si è evoluta fino a renderlo uno dei principali contractor del Paese.
Con questi dati, Webuild conferma un profilo stabile, con fondamentali solidi e valutazioni interessanti che lo rendono oggetto di crescente attenzione tra gli analisti.