Le 3 holding che potrebbero valere molto di più: sconto sul NAV fino al 50 % e dividendi regolari

Alcune holding europee stanno attirando l’attenzione degli analisti grazie a valutazioni considerate favorevoli e a uno sconto significativo sul valore degli asset netti. In particolare, Exor, Italmobiliare e Bolloré emergono come casi emblematici per struttura, diversificazione e margini di rivalutazione potenziale secondo le stime aggiornate degli ultimi trenta giorni.

In un contesto di mercati volatili, le holding finanziarie possono offrire un’esposizione meno diretta ai cicli settoriali, beneficiando della diversificazione delle partecipazioni e di una gestione flessibile del capitale. È proprio lo sconto sul NAV – il valore delle attività al netto dei debiti – a rendere questo tipo di azioni particolarmente seguite da alcuni analisti. A differenza delle società operative, le holding permettono di distribuire il rischio su più settori e aree geografiche, proteggendo parzialmente il portafoglio da shock specifici.

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Le 3 holding che potrebbero valere molto di più: sconto sul NAV fino al 50 % e dividendi regolari – crypto.it

Inoltre, possono sfruttare occasioni di investimento tattico grazie alla struttura patrimoniale spesso liquida e scalabile. Non a caso, negli ultimi mesi si è acceso un dibattito sulle valutazioni di titoli come Exor, Italmobiliare e Bolloré, evidenziando divergenze tra il prezzo di mercato e il valore stimato delle partecipazioni. Questa distanza può rappresentare, secondo alcuni osservatori, non solo un’opportunità per chi investe in logica value, ma anche un segnale dell’asimmetria informativa che spesso caratterizza i gruppi con strutture complesse e partecipazioni non sempre pienamente valorizzate dal mercato.

Exor e Bolloré: struttura globale e valutazioni conservative

Exor, la holding della famiglia Agnelli, detiene partecipazioni in Stellantis, Ferrari, CNH Industrial e altre realtà europee e americane. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il titolo quota attualmente intorno agli 89,70 €, mentre il target medio elaborato da sei analisti si attesta a 118,83 €, con punte massime fino a 126 €. Il potenziale di sottovalutazione è quindi superiore al 32 %, segnalando un significativo margine rispetto al valore attribuito alle sue partecipazioni. Il consenso è positivo, con la maggioranza degli analisti su giudizio Buy.

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Exor e Bolloré: struttura globale e valutazioni conservative – crypto.it

Bolloré, invece, si distingue per un’esposizione prevalente nei settori media, logistica e mobilità elettrica. Il titolo si muove intorno ai 5,30 €, ma il prezzo obiettivo medio calcolato da otto analisti è 6,27 €, con uno scarto massimo che arriva a 7,04 €. Ciò implica un potenziale teorico tra il 18,8 % e il 33 %. Anche in questo caso, i giudizi sono prevalentemente Buy o Outperform, con margini di revisione positiva se le partecipate del gruppo dovessero performare sopra le attese.

Italmobiliare: focus sul mid market e sconto tra i più elevati

Italmobiliare presenta un profilo più contenuto rispetto ad Exor e Bolloré, ma secondo due analisti rappresenta una delle holding italiane con lo sconto più ampio rispetto al NAV. Attualmente, il titolo è scambiato a circa 27,55 €, mentre il target medio stimato si attesta a 39,25 €, suggerendo una potenziale sottovalutazione di oltre il 42 %. Le attività sottostanti includono partecipazioni in imprese italiane a controllo familiare e investimenti industriali, con una strategia di medio-lungo termine.

Dal punto di vista della diversificazione, Italmobiliare si concentra su business ad alta redditività nel mid-market, offrendo un’esposizione differenziata rispetto ai grandi gruppi industriali. L’assenza di eccessiva leva finanziaria e una struttura patrimoniale solida completano il quadro di una società che potrebbe attrarre investitori alla ricerca di protezione dai ribassi e crescita moderata.

Il confronto tra queste tre realtà mette in luce come il mercato possa sottovalutare sistematicamente le holding, soprattutto in fasi di incertezza. La distanza tra prezzi attuali e prezzi obiettivo medi suggerisce un potenziale interessante per chi analizza il valore delle singole partecipazioni in modo strutturato.

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