L’eredità è un tema che deve essere approfondito perché si rischiano brutte sorprese soprattutto in caso di condivisione dei beni.
La Cassazione con una sentenza prevede la tassazione del 9% sull’eccedenza degli eredi con conguaglio in denaro. Questo perché si può equiparare ad una compravendita. Succede se un erede riceve beni di valore superiore rispetto quelli ereditati dagli altri superstiti.

Quando un erede riceve beni dal valore superiore a quello dei beni ricevuti da altri eredi dallo stesso defunto si genera un conguaglio in denaro che deve compensare le differenze. Secondo la Cassazione questa eccedenza con conseguente conguaglio si può equiparare ad una compravendita e quindi diventa oggetto di imposta al 9% come qualsiasi altro atto traslativo indipendentemente dal pagamento reale del conguaglio. La sentenza di riferimento è la numero 15443 del 3 giugno 2025.
La decisione è stata presa con riferimento alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 18/E del 29 maggio 2013. Queste specifica che la divisione con cui vengono assegnati beni ad un erede condividente per un valore superiore rispetto quello spettante è pari ad una vendita della parte eccedente. Nel testo si legge “Il conguaglio qualora superi il 5% della quota di diritto spettante al condividente è soggetto ad imposta proporzionale dovuta per gli atti traslativi indipendente dal suo concreto versamento”. L’imposta è del 9%.
Eredità, quota di diritto ed eccedenza
Le quote di diritto o ereditarie sono le parti indivise del patrimonio del defunto che spettano agli eredi legali o testamentari. Ogni erede riceve una quota proporzionale dei beni e dei debiti del de cuis dell’asse ereditario di valore variabile in base a diversi fattori. Il legame familiare, la presenza di un testamento, la presenza di eredi legittimi, le disposizioni normative sono le variabili che determinano la quota di diritto.

Le disposizioni testamentarie non possono andare contro i diritti degli eredi legittimi di ricevere la loro parte di beni. Una volta che le quote di diritto sono assegnate correttamente è possibile, però, che ad un erede spetti una quota superiore rispetto agli altri superstiti. Ognuno, infatti, può disporre del proprio patrimonio e beni come desidera sempre rispettando le citate quote testamentarie.
Ebbene dove dovesse verificarsi questa eccedenza bisogna considerare la tassazione differente. Un’aliquota del 9% perché anche se non dovesse verificarsi un’effettiva compravendita con copertura della differenza tra quote questa eccedenza verrebbe considerata al pari di un atto traslativo. Significa dover uscire più soldi per il pagamento delle tasse per un’eredità condivisa e il verificarsi della situazione descritta.