Bitcoin, Ethereum e XRP stanno vivendo un momento chiave. Dopo l’incertezza legata ai dazi promessi da Trump, i mercati crypto reagiscono con decisione. I target ambiziosi, come i 130.000 $ per BTC, tornano nel mirino.
Con il superamento di alcune resistenze tecniche e un clima macroeconomico più stabile, le criptovalute di maggiore capitalizzazione tornano a farsi notare. L’interesse degli investitori istituzionali resta elevato, mentre l’afflusso di nuovi capitali suggerisce un potenziale ulteriore movimento al rialzo. L’attesa per le prossime settimane si carica di aspettative, in un contesto che sembra voler premiare le strategie di lungo periodo.

Il mercato, dopo mesi di consolidamento, sta mostrando segnali concreti di ripresa, grazie anche alla rinnovata fiducia degli operatori professionali. Diversi fondi di investimento hanno confermato un aumento dell’esposizione in asset digitali, ritenendo il settore uno degli ambiti più promettenti per la diversificazione del portafoglio. A ciò si aggiungono i segnali provenienti dal mondo regolamentare: negli Stati Uniti e in Europa si osserva una maggiore chiarezza normativa, che sta contribuendo a ridurre l’incertezza.
Anche i volumi di scambio sono in aumento, indicando un ritorno dell’interesse retail e una maggiore liquidità complessiva. Gli osservatori più attenti sottolineano che il momento attuale potrebbe rappresentare un punto di svolta, soprattutto per chi monitora l’interazione tra fattori macro e dinamiche crypto. La combinazione di tecnologia, adozione crescente e attenzione mediatica crea le condizioni per una nuova fase di espansione ciclica.
Bitcoin torna in price discovery con obiettivi ambiziosi
Secondo quanto riportato da fonti come CoinDesk e Crypto News, Bitcoin ha superato recenti livelli di resistenza, proiettandosi verso una nuova fase di price discovery. Il livello dei 130.000 $ viene menzionato da diverse case d’analisi, tra cui Fundstrat, che indica l’aumento della domanda istituzionale come uno dei principali driver. Le recenti parole di Donald Trump sui dazi hanno momentaneamente dissipato alcune incertezze geopolitiche, favorendo un clima più disteso anche per gli asset digitali.

In parallelo, i dati on-chain evidenziano una riduzione della pressione in vendita da parte dei miners e un incremento delle posizioni long da parte dei grandi wallet. L’open interest sui futures in BTC ha registrato un’impennata negli ultimi giorni, segno di una nuova fase di attenzione. A livello tecnico, la rottura della resistenza a 68.000 $ ha spinto gli algoritmi ad aprire nuove posizioni, aumentando la volatilità ma anche l’attrattività del comparto.
Ethereum e XRP seguono il trend positivo delle altcoin
Non solo Bitcoin. Anche Ethereum mostra segnali positivi, avvicinandosi ai 4.000 $. Il contesto resta favorevole per la seconda crypto per capitalizzazione, che beneficia dell’interesse per le soluzioni layer 2 e della stabilizzazione delle fee. Gli esperti di Glassnode parlano di un ritorno di fasi di accumulo da parte dei portafogli smart money. Allo stesso modo, Ripple (XRP) sembra beneficiare del quadro regolatorio più definito negli Stati Uniti, dove si attende a breve una nuova udienza sulla causa con la SEC.
Il comportamento delle altcoin è generalmente positivo. Gli indicatori tecnici settimanali per ETH e XRP mostrano segnali di forza, con medie mobili a 50 e 200 periodi orientate al rialzo. L’oscillatore RSI in entrambi i casi si mantiene in zona neutra-alta, suggerendo che il margine per nuovi allunghi rimane ancora aperto.
In conclusione, questi tre elementi – adozione istituzionale, breakout tecnici e accumulo on‑chain – rappresentano i fattori fondamentali che spiegano perché Ethereum e Ripple potrebbero sorprendere, consolidando il loro trend dopo il rally di Bitcoin.