Genitori separati, la rivoluzione delle spese extra: ora pagare è obbligatorio anche senza accordo

Sta accadendo davvero: anche senza dire sì, molte spese ora diventano obbligatorie. Genitori separati chiamati a rivedere il proprio portafoglio, perché le nuove linee guida stabiliscono regole ferree. Il cambiamento riguarda ogni aspetto della vita dei figli, dai libri scolastici alle cure mediche, passando per babysitter e sport. Un terreno minato, dove non basta più dire “non sono d’accordo”.

Le separazioni familiari portano spesso con sé tensioni economiche e decisioni difficili. Chi deve pagare cosa? Fino a che punto arriva l’obbligo di contribuire al mantenimento dei figli? Per anni, molte spese “extra” sono state un terreno di scontro: l’uno voleva risparmiare, l’altro si sentiva lasciato solo. Ora, però, qualcosa è cambiato in modo radicale.

Martello giudice e fìigure di genitori separati
Genitori separati, la rivoluzione delle spese extra: ora pagare è obbligatorio anche senza accordo-crypto.it

Il Tribunale e la Corte d’Appello di Milano, insieme al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, hanno approvato nuove linee guida operative per gestire in modo più equo le spese straordinarie legate ai figli. Il documento, firmato il 10 giugno 2025, entra nel cuore della questione: stabilisce quali spese rientrano nell’assegno di mantenimento e quali devono essere rimborsate, anche se non c’è un accordo tra i genitori.

Nuove regole per l’assegno di mantenimento: ecco quando le spese extra diventano obbligatorie anche senza consenso

L’assegno di mantenimento continua a coprire le spese ordinarie: cibo, casa, vestiti, mensa, materiale scolastico di base. Fin qui nulla di nuovo. Ma la vera novità è un’altra: se la spesa è ritenuta necessaria per il benessere o la salute del minore, e viene documentata, allora il rimborso è obbligatorio anche se uno dei due genitori non ha dato il proprio consenso.

Persona che taglia a metà figure di una famiglia
Nuove regole per l’assegno di mantenimento: ecco quando le spese extra diventano obbligatorie anche senza consenso-crypto.it

Ci sono limiti e condizioni: alcune spese, come quelle mediche urgenti o scolastiche essenziali, non richiedono alcuna approvazione preventiva. Parliamo di visite specialistiche, farmaci, libri, tasse scolastiche. In altri casi, invece, come corsi sportivi o viaggi studio, serve l’accordo preventivo. Ma se un genitore tace per più di 10 giorni, il suo silenzio vale come assenso.

Chi anticipa la spesa ha il dovere di documentarla entro 30 giorni. L’altro genitore deve rimborsare entro 15 giorni, anche se non è d’accordo, salvo motivazioni fondate. Se la spesa supera il 10% del reddito netto, si divide secondo percentuali stabilite. Il meccanismo è pensato per evitare ritardi, scuse e conflitti.

Figli disabili, maggiorenni e nuove responsabilità: cosa cambia davvero per i genitori separati

Nel caso di figli con disabilità, le regole si fanno ancora più chiare. Le spese per cure, assistenza, adattamenti della casa o dell’auto, attività sportive o culturali di gruppo non richiedono alcun preventivo accordo. Sono considerate essenziali, quindi automaticamente condivise. Nessuna deroga, nessuna giustificazione possibile: l’obiettivo è proteggere i più fragili senza ostacoli burocratici o disaccordi.

Un altro aspetto riguarda i figli maggiorenni. Se il figlio ha compiuto 18 anni, deve essere coinvolto nelle decisioni che riguardano la sua istruzione, salute e vita quotidiana. Non si tratta più solo di una comunicazione tra genitori: il figlio stesso diventa parte attiva. È un passo importante verso un’educazione più responsabile e partecipata.

Nel complesso, questo nuovo sistema impone un cambiamento di mentalità. Non è più possibile usare il mancato consenso come scudo per evitare spese. Le responsabilità genitoriali continuano anche dopo la fine di un legame sentimentale. Le nuove linee guida cercano di eliminare ogni ambiguità e di mettere il benessere del minore al primo posto.

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