Sta per arrivare una comunicazione importante a milioni di partite IVA e non si tratta di una multa, ma di un campanello d’allarme da non sottovalutare. Non è ancora un atto esecutivo, ma potrebbe diventarlo. L’INPS ha iniziato a inviare un avviso a chi ha mancato qualche versamento, e questo documento può fare la differenza tra una semplice regolarizzazione e una procedura di riscossione forzata. Artigiani e commercianti sono i destinatari principali di questa nuova ondata di avvisi bonari. Meglio non archiviare la segnalazione e agire con lucidità e tempestività. Dietro l’apparente burocrazia, si nasconde una questione concreta che coinvolge la stabilità di migliaia di attività.
Chi lavora in proprio lo sa: tenere il passo con scadenze e contributi non è sempre semplice. Basta un trimestre difficile o una distrazione per trovarsi fuori regola. Ed è proprio in questi casi che entra in gioco l’avviso bonario INPS, un messaggio che invita alla regolarizzazione spontanea.

Non è una cartella esattoriale, ma rappresenta un primo passo formale verso il recupero dei crediti contributivi. E ora l’Istituto ha confermato che sono in corso nuovi invii destinati a chi non ha versato le rate fisse scadute ad agosto e novembre 2024. Il tutto con un chiaro obiettivo: recuperare gli importi senza passare subito alle vie legali.
Milioni di partite IVA sotto la lente dell’INPS: ecco perché stanno arrivando gli avvisi bonari e cosa significano davvero
Gli avvisi bonari INPS per artigiani e commercianti non sono sanzioni, ma segnalazioni. L’Istituto li utilizza per avvisare chi è in difetto con i contributi, invitandolo a regolarizzare la propria posizione prima che la situazione degeneri. A renderlo ufficiale è il messaggio INPS n. 1844 del 10 giugno 2025: una comunicazione chiara, rivolta a chi non ha pagato le quote fisse dello scorso anno. Si tratta di importi da versare con il modello F24 e con scadenze trimestrali, che per molti sono rimaste insolute nei mesi estivi e autunnali.

Tutti i contribuenti interessati possono visualizzare l’avviso accedendo al “Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti”, selezionando la sezione “Posizione Assicurativa” e poi “Avvisi Bonari”. In parallelo, l’INPS sta inviando anche notifiche via email ai soggetti registrati con un indirizzo elettronico valido. Questo passaggio mira a rendere più immediata la presa visione del documento.
Il fatto che non si tratti ancora di un atto esecutivo non deve portare a sottovalutare la comunicazione. Se ignorato, infatti, l’avviso bonario INPS può trasformarsi in un avviso di addebito con valore esecutivo. A quel punto, la riscossione viene affidata direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Pagare subito o fornire le prove: cosa fare concretamente davanti a un avviso bonario INPS per non finire nei guai
Davanti a un avviso bonario INPS, le strade possibili sono due. Se il pagamento è già stato effettuato, occorre comunicarlo tramite il servizio “Contatti” > “Nuova Richiesta” > “Invio quietanza di versamento”, sempre all’interno del Cassetto previdenziale. Questa operazione permette all’Istituto di aggiornare la posizione ed evitare erronee iscrizioni a ruolo. Se invece il pagamento non è ancora avvenuto, è necessario procedere entro i termini indicati nell’avviso stesso.
Questo sistema è pensato per incentivare la regolarizzazione volontaria, con un margine di tempo utile a evitare conseguenze più pesanti. In caso contrario, si attiva la procedura coattiva e l’importo non versato diventa immediatamente esigibile.
Oltre all’aspetto economico, c’è una questione di affidabilità verso gli enti previdenziali. Un’irregolarità contributiva può riflettersi su prestazioni future, come pensioni o accesso a benefici fiscali. Affrontare l’avviso bonario con responsabilità vuol dire proteggere il proprio presente e futuro lavorativo.
Tutto dipende da come si sceglie di reagire a questa segnalazione. È solo un passaggio tecnico o una vera opportunità per sistemare le cose prima che sia troppo tardi?