Il recente comportamento del prezzo di Ethereum ha sollevato dubbi tra analisti e trader, dopo la perdita del supporto chiave a 2 550 $. La rottura di questa soglia critica ha rafforzato l’ipotesi di una bull trap, con potenziale discesa verso livelli inferiori. Ora il focus del mercato si concentra su un supporto strategico a 2 226 $, mentre si valutano le implicazioni di medio termine.
Negli ultimi giorni, Ethereum ha mostrato segni di debolezza tecnica dopo ripetuti tentativi falliti di consolidarsi sopra i 2 550 $. Questo livello, considerato una resistenza chiave su timeframe elevati, è stato violato più volte con chiusure inferiori, suggerendo la possibilità di una bull trap. Il mercato ora guarda al supporto a 2 226 $, punto storico che potrebbe fungere da livello di rimbalzo o da trampolino per nuovi minimi. Secondo Crypto.news e Tradingnews, il quadro attuale evidenzia un potenziale di inversione strutturale, in un contesto segnato da forte volatilità e dall’attesa per i prossimi sviluppi macroeconomici.

Nonostante la pressione ribassista, alcuni analisti mantengono una visione costruttiva nel medio termine, sostenuta da previsioni legate agli ETF Ethereum. Matt Hougan (Bitwise) ha ipotizzato flussi fino a 10 miliardi di dollari entro fine anno, mentre altri esperti come Pentoshi e Brave New Coin segnalano possibili target tra 4 000 $ e 10 000 $. Tuttavia, la tenuta dell’area 2 550 $–2 600 $ resta cruciale per valutare il ritorno del momentum rialzista o l’avvio di una fase di consolidamento più profonda.
Livelli tecnici e aree chiave da monitorare
Il rifiuto netto del livello dei 2 550 $ ha avuto implicazioni immediate sulla struttura di prezzo di Ethereum. La perdita di questa fascia ha generato una pressione ribassista che ha riportato l’attenzione sulla zona compresa tra 2 520 $ e 2 226 $, considerata da molti operatori un’area di transizione tecnica e potenziale accumulo. Qualora il supporto a 2 226 $ non dovesse reggere, aumenterebbe il rischio di una discesa verso livelli inferiori, mentre un rimbalzo deciso potrebbe restituire fiducia ai compratori. Le resistenze più vicine sono individuate a 2 600 $, 2 665 $ e 2 720 $, con l’area dei 3 000 $ ancora lontana e accessibile solo in caso di una netta inversione.

Le medie mobili a breve termine confermano la fase di debolezza, mentre quelle a 100 e 200 giorni restano in una configurazione neutrale. Anche il MACD su base daily mostra segnali negativi, coerenti con l’ipotesi di un trend ribassista in corso. La reazione al livello di 2 226 $ nelle prossime sessioni sarà quindi fondamentale per determinare la direzione del prezzo.
Previsioni aggiornate e outlook secondo gli analisti
Le previsioni degli analisti per Ethereum sono contrastanti, ma molte indicazioni puntano a una possibile ripresa se il mercato riuscisse a recuperare i 2 550 $. Secondo TradingView, l’asset è descritto come un “powder keg” pronto a esplodere oltre i 3 000 $ nel caso in cui afflussi significativi negli ETF Ethereum dovessero concretizzarsi. L’analista Pentoshi ha ipotizzato un picco superiore ai 4 000 $ entro i prossimi mesi, seguito da un possibile ritorno nella zona dei 2 500 $. Un’analisi pubblicata da Brave New Coin prevede un target a lungo termine fino a 10 000 $ entro il 2026, supportato dalla riduzione dell’offerta e da dinamiche post-halving di Bitcoin. Dati più conservativi, come quelli forniti da AInvest, indicano invece un possibile movimento del +18 % fino a 2 882 $ nel breve periodo, a condizione che Ethereum riesca a consolidarsi stabilmente sopra la soglia dei 2 550 $. Tuttavia, l’attuale debolezza tecnica e l’incertezza dei mercati richiedono cautela: senza un ritorno sopra le principali resistenze, lo scenario resta vulnerabile a ulteriori correzioni. Il livello di 2 226 $ resta per ora il punto di riferimento più importante per chi monitora il breve periodo.