Le 5 migliori strategie che si potrebbero attivare con un dollaro debole secondo Deutsche Bank e JP Morgan

Il dollaro debole non è solo un segnale macroeconomico: per molti investitori rappresenta una leva strategica per ampliare e differenziare i propri investimenti.
Quando il biglietto verde si indebolisce, alcune asset class diventano più appetibili, aprendo spazi inediti nei mercati globali.
In questo scenario, le opportunità non mancano: valute emergenti, oro, azioni europee e obbligazioni in euro tornano sotto i riflettori.

Negli ultimi mesi, il dollaro debole ha inciso sulle dinamiche globali, con una perdita superiore al 13 % rispetto all’euro secondo Vanguard. Questo andamento ha attivato nuove opportunità di investimento, specie per chi intende sfruttare il cambio favorevole per diversificare.
Secondo Deutsche Bank e JP Morgan, un biglietto verde in discesa rende più attraenti strumenti denominati in valute alternative, abbassando il costo d’ingresso per investitori non statunitensi.

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Le 5 migliori strategie che si potrebbero attivare con un dollaro debole secondo Deutsche Bank e JP Morgan – crypto.it

L’effetto si estende anche a materie prime, obbligazioni e azioni non USA, che beneficiano di maggiore competitività e di flussi in entrata.
Pictet Asset Management segnala un rendimento medio del +6 % nei mercati emergenti dall’inizio dell’anno, favorito proprio dall’indebolimento del dollaro.
Amundi e Natixis osservano che la fase attuale, con incertezze sulla politica monetaria USA e spinte inflazionistiche contenute, potrebbe prolungare questa finestra.
Per gli investitori attenti al rischio di cambio, oggi più che mai la diversificazione valutaria e l’allocazione in strumenti alternativi diventano centrali.

Valute emergenti e oro: vantaggi competitivi da un cambio favorevole

Tra le prime soluzioni per approfittare del dollaro debole ci sono le valute emergenti. Secondo Natixis, economie come Brasile, Messico e Sudafrica offrono rendimenti reali più elevati e una stabilità crescente.
I fondi in real brasiliano o peso messicano, così come gli ETF legati a queste regioni, stanno attirando nuovi flussi di capitale.
L’oro si conferma invece un bene rifugio privilegiato. Deutsche Bank stima un possibile incremento del 10 % entro il 2026, favorito anche dalla ridotta forza del dollaro sul mercato globale.

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Valute emergenti e oro: vantaggi competitivi da un cambio favorevole – crypto.it

In parallelo, JP Morgan evidenzia la ripresa delle strategie di carry trade: investire in valute ad alto rendimento e finanziare l’operazione con quelle a tasso più basso.
Tutte dinamiche che, in presenza di un cambio favorevole, possono generare rendimenti interessanti senza esporre eccessivamente il portafoglio alla volatilità.

Azioni e obbligazioni in euro: rotazioni e nuova liquidità sull’Europa

Il deprezzamento del dollaro favorisce anche le azioni europee, specialmente nelle mid e small cap, che secondo JP Morgan stanno beneficiando di nuovi investimenti esteri.
Queste aziende, in particolare in Germania e Francia, godono di un vantaggio competitivo sui mercati internazionali grazie all’euro forte.
Secondo Pictet, a giugno l’afflusso verso i listini europei è cresciuto dell’1,8 %.
Sul fronte obbligazionario, Deutsche Bank consiglia un’esposizione verso obbligazioni in euro di qualità, con scadenze medie, per contenere i costi di copertura valutaria e stabilizzare i rendimenti.
Vanguard aggiunge che, in una fase di dollaro debole, gli strumenti non coperti dal rischio di cambio risultano più efficienti in termini di performance.
La combinazione tra equity e bond europei rappresenta oggi, per diversi analisti, un’alternativa coerente a una tradizionale esposizione dollaro-centrica.

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