Ferrari e Stellantis, due protagonisti italiani del settore automobilistico, si trovano oggi su traiettorie molto diverse.
Con il dollaro debole e le recenti turbolenze di mercato, la valutazione dei titoli azionari e le prospettive a breve termine sollevano nuove domande. In questo confronto, analizziamo le performance, i fondamentali e le previsioni aggiornate delle due società secondo fonti come Barclays, JP Morgan e Deutsche Bank.
Quando si osservano due colossi dell’industria automobilistica come Ferrari e Stellantis, è impossibile non notare le differenze di posizionamento, strategia e percezione da parte del mercato.
Nelle ultime due settimane, i due titoli azionari sono finiti sotto i riflettori per ragioni molto diverse: se da un lato Ferrari ha registrato aggiornamenti su analisi tecnica e giudizi degli analisti, Stellantis ha fatto parlare di sé per i dati sulle immatricolazioni e per la questione delle emissioni CO₂.
Il contesto attuale, segnato da un dollaro debole e da un mercato azionario in costante riequilibrio, porta a interrogarsi sulla reale sottovalutazione o sopravvalutazione di ciascun titolo.

Barclays, Deutsche Bank e Pictet Asset Management offrono letture diverse, supportate da dati finanziari concreti: dalle metriche come il Prezzo/Utile e l’EV/EBITDA fino agli indicatori tecnici settimanali, passando per le raccomandazioni degli analisti aggiornate.
A incidere non sono solo i numeri, ma anche le prospettive di crescita, l’allocazione del capitale e le strategie industriali delle due aziende.
Vediamo nel dettaglio come si posizionano attualmente questi due titoli azionari nel panorama europeo.
Ferrari: multipli elevati, margini solidi ma valutazione sotto pressione
Il titolo Ferrari ha chiuso l’ultima settimana tra i peggiori performer dell’indice FTSE MIB, nonostante la conferma del rating *Overweight* da parte di Barclays, che ha fissato un prezzo obiettivo di 485 €. Il prezzo attuale si aggira intorno ai 490 $, ovvero circa 460 €, segnalando una leggera sopravvalutazione.
Secondo i dati pubblicati da TipRanks e TradingView, il rapporto Prezzo/Utile (P/E) è attualmente pari a circa 51, molto al di sopra della media decennale. Anche l’EV/EBITDA si attesta a oltre 30, rispetto a una media settoriale di circa 10.
Il Return on Equity supera il 38 %, mentre il margine netto si mantiene sopra il 21 %. Questi indicatori fondamentali, insieme a un PEG di 2.7, indicano una valutazione premium ma con prospettive di crescita inferiori alle aspettative.
Sul piano tecnico, la configurazione settimanale mostra segnali misti: le medie mobili di breve e lungo periodo rimangono positive, ma l’RSI è neutro e il MACD debole secondo ChartMill.

Pictet sottolinea una forte volatilità sul titolo, mentre per Deutsche Bank il rischio/rendimento è in equilibrio.
Dal punto di vista fondamentale, Ferrari presenta margini eccellenti ma multipli che riflettono già molte aspettative future. Il giudizio complessivo degli analisti resta positivo, ma la valutazione attuale limita lo spazio di apprezzamento.
Stellantis: fondamentali solidi e valutazione bassa secondo il consenso
Il caso Stellantis appare differente. Il titolo azionario è stato penalizzato dalle ultime rilevazioni sulle immatricolazioni italiane (-32,9 % a giugno) e dalle incertezze su normative ambientali. Tuttavia, il quadro finanziario offre spunti di sottovalutazione evidenti.
Il P/E attuale è circa 5.2, e il forward P/E scende a 4.3. L’EV/EBITDA è di appena 2.2, contro una media industriale vicina a 10. Anche il rapporto Price/Book è estremamente contenuto, intorno a 0.3.
Il dividend yield stimato supera il 6 %, un valore ben superiore alla media del comparto automobilistico europeo.
Sul piano tecnico, le medie mobili settimanali mostrano un trend contrastato: positivo nel breve, ma con la media mobile a 200 giorni ancora in calo. L’RSI si posiziona intorno a 56, mentre il MACD segnala una fase di consolidamento.
Secondo le raccomandazioni degli analisti raccolte da Jefferies, HSBC e UBS, il prezzo obiettivo medio si attesta a 10.41 €, con una potenziale rivalutazione del 19 % rispetto al prezzo attuale di circa 8.75 €.
Marketscreener e Fintel confermano un range di target tra 8.00 € e 19.28 $, con un valore mediano che implica ancora spazio di risalita.
Gli analisti indicano che, sebbene il sentiment a breve resti prudente, i fondamentali pongono Stellantis tra i titoli potenzialmente più sottovalutati del comparto automobilistico europeo.