Questi 2 titoli italiani potrebbero rivelarsi eccellenti: sottovalutazione fino al 26 % e dividendo in crescita

Recordati e Amplifon si sono distinti come i migliori titoli dell’ultima seduta settimanale a Piazza Affari.
Entrambi i titoli offrono spunti interessanti in termini di sottovalutazione, dati fondamentali e reazioni alle notizie recenti.
Analizziamo i due titoli sulla base di dati tecnici, valutazioni degli analisti e multipli aggiornati, senza tralasciare i prezzi obiettivo.

Negli ultimi giorni il mercato ha mostrato un rinnovato interesse per titoli difensivi come Recordati e Amplifon, protagonisti di un rimbalzo che ha attirato l’attenzione degli investitori. Secondo i dati di Teleborsa, Recordati ha chiuso la settimana con una variazione positiva dello 0,09 %, mentre Amplifon ha segnato un +0,89 %, entrambe superiori all’andamento negativo del FTSE MIB.

titoli italiani eccellenti
Questi 2 titoli italiani potrebbero rivelarsi eccellenti: sottovalutazione fino al 26 % e dividendo in crescita – crypto.it

Le recenti notizie aziendali, tra cui nuovi accordi di licenza e buyback per Recordati e l’approvazione del bilancio con aumento del dividendo per Amplifon, hanno contribuito alla crescita settimanale.
Il confronto tra questi due titoli evidenzia differenze significative sul piano delle valutazioni, delle raccomandazioni analitiche e degli indicatori tecnici.
Secondo Marketscreener, il potenziale di rivalutazione medio per Amplifon è del +26 %, mentre per Recordati si attesta attorno al +11 %.
Vediamo ora come si confrontano in termini di multipli di mercato, margini operativi e reazioni agli eventi societari più recenti.

Valutazioni, multipli e reazioni alle notizie aziendali

Recordati ha recentemente annunciato un accordo esclusivo con Amarin per la distribuzione del farmaco VAZKEPA® in Europa e l’avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie del valore di circa 5 M €, secondo quanto riportato dal sito ufficiale della società.
In termini di valutazione, il titolo presenta un P/E forward di circa 22,1× e un EV/EBITDA di circa 14,8×, superiori alla media del settore farmaceutico europeo. Il P/B è pari a circa 5,6×, mentre il margine operativo lordo si attesta al 35,9 %. Il ROE è del 22 %, il ROA del 9 %.
Secondo JP Morgan, che ha confermato rating “overweight”, il prezzo obiettivo aggiornato è 67 €, con una valutazione media degli analisti di 59,3 € rispetto agli attuali 54 €, suggerendo una sottovalutazione potenziale dell’11 %.

prezzo obiettivo meddio
Valutazioni, multipli e reazioni alle notizie aziendali – crypto.it

Amplifon ha confermato l’outlook annuale e ha distribuito un dividendo pari a 0,29 € per azione, in crescita rispetto all’anno precedente.
Il titolo ha un P/E attuale di circa 32× e un EV/EBITDA stimato intorno a 14,9×, con un P/B intorno a 4×. I margini operativi sono inferiori a quelli di Recordati: EBITDA margin al 15,5 %, ROE al 12,6 %, ROA al 5,4 %.
Secondo le stime di Equita, Morgan Stanley e Barclays, il prezzo obiettivo medio è di circa 25,5 €, con una forchetta tra i 21 € e i 29 €, contro i 20,3 € attuali, indicando una sottovalutazione del 26 %.

Tendenza tecnica settimanale e consenso degli analisti

L’analisi tecnica settimanale mostra che Recordati ha mantenuto una performance stabile con bassa volatilità (VaR settimanale intorno al 3,5 %).
Gli indicatori tecnici come RSI e medie mobili suggeriscono una fase di consolidamento senza segnali di eccesso di vendite o acquisti.
Il consenso raccolto da Marketscreener riporta 4 raccomandazioni “buy”, 5 “hold” e 1 “sell”, con target massimo a 69 €, minimo a 50 € e medio a 59,3 €.

Per Amplifon, il quadro tecnico evidenzia una lieve ripresa settimanale e un RSI intorno al 50 %, che segnala neutralità.
Secondo Zacks e MarketWatch, il giudizio medio degli analisti è “moderate buy”, con 9 raccomandazioni positive su 16.
Le valutazioni raccolte da Equita, Citigroup, HSBC e Barclays indicano un consenso forte con target che arrivano fino a 29 €, ben al di sopra delle quotazioni attuali.

Entrambi i titoli si trovano in una fase di rivalutazione da parte del mercato, con margini di apprezzamento differenti ma segnali tecnici che meritano attenzione. L’evoluzione dei prossimi dati trimestrali sarà decisiva per confermare i target di prezzo indicati.

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