Posso ottenere la riliquidazione della pensione all’età di 67 anni? I chiarimenti

La riliquidazione della pensione al compimento dei 67 anni è possibile per chi è uscito dal mondo del lavoro in anticipo.

Il sistema previdenziale italiano permette l’uscita anticipata dal mondo del lavoro e alcuni scivoli consentono la riliquidazione della pensione una volta compiuti i 67 anni e, dunque, al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Una possibilità concessa non a tutti i pensionati.

Pensionato dubbioso e calcolatrice
Posso ottenere la riliquidazione della pensione all’età di 67 anni? I chiarimenti (Crypto.it)

L’uscita anticipata dal mondo del lavoro è un traguardo a cui molti lavoratori ambiscono. Poter andare in pensione prima dei 67 anni è un sogno anche se si ha la consapevolezza di subire penalizzazioni sull’assegno pensionistico, specialmente scegliendo alcuni scivoli come Opzione Donna o Quota 103. Questi, infatti, prevedono per tutti il calcolo contributivo della pensione che per chi ha molti contributi versati prima del 1996 significa un taglio sull’assegno anche fino al 30%.

Molti lavoratori si chiedono come utilizzare la neutralizzazione ossia la riliquidazione della pensione una volta raggiunti i 67 anni di età. Occorre subito puntualizzare che l’opportunità è concessa solo con contributi valorizzati tramite metodo retributivo. Chi è andato in pensione anticipata senza che gli ultimi cinque anni di contribuzione siano stati calcolati con sistema retributivo allora non potrà ottenere la riliquidazione.

Come funziona la neutralizzazione dei contributi

Chi rientra nel metodo retributivo ha la possibilità di escludere dal calcolo i contributi sfavorevoli valorizzati con il retributivo degli ultimi cinque anni di lavoro al compimento dei 67 anni di età. Una novità introdotta dall’ordinanza 30803 del 2024. Già in precedenza la Cassazione aveva stabilito il diritto a procedere con il ricalcolo della pensione senza conteggiare quei contributi dei cinque anni precedenti non necessari al raggiungimento del requisito e sfavorevoli per il calcolo del trattamento. Un’opzione da esercitare al momento dell’invio della domanda di pensionamento.

Contributi e matita con gommino
Come funziona la neutralizzazione dei contributi (Crypto.it)

Ora una nuova sentenza cambia le cose. La neutralizzazione dei contributi può essere richiesta anche successivamente al momento del pensionamento ossia al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Questo perché la pensione di anzianità è equiparata alla pensione di vecchiaia se il titolare compie 67 anni, l’età prevista proprio per la pensione di vecchiaia. Considerando questa equiparazione si potrà applicare tutta la disciplina prevista per questa pensione, inclusa quella riguardante i requisiti contributivi.

Ecco che diventa possibile chiedere la neutralizzazione dei contributi sfavorevoli successivamente alla domanda di pensionamento e al compimento dei 67 anni. Condizione necessaria – lo ribadiamo – è che questi contributi siano stati versati negli ultimi cinque anni precedenti al pensionamento e che siano valorizzati con il sistema retributivo. Significa che a brevissimo l’esercizio della neutralizzazione sparirà.

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