Quando si parla di BTP, spesso ci si concentra sul tasso cedolare o sul prezzo. Ma cosa succede quando un titolo offre entrambi, in una combinazione che potrebbe aprire scenari molto interessanti? E se il contesto di tassi in discesa rafforzasse l’attrattiva di strumenti a lunga scadenza? C’è un BTP a 18 anni che inizia a farsi notare non solo per la generosità delle cedole, ma anche per la possibilità di cogliere un guadagno a breve. E un secondo, ben più scontato, che sembra nascondere potenziale sotto la superficie. Chi sa leggere tra le righe, potrebbe trovare molto più di quanto appare a prima vista.
In un momento in cui il mercato dei titoli di Stato torna al centro dell’attenzione, non è più solo una questione di rendimento. C’è di mezzo il tempismo, la durata, la reazione ai tagli dei tassi e, soprattutto, il tipo di strategia che si vuole adottare. Alcuni investitori cercano la rendita costante, altri puntano sull’apprezzamento del capitale. In entrambi i casi, i BTP restano strumenti da osservare con attenzione.

Uno in particolare si sta ritagliando uno spazio importante per via di una cedola sostanziosa e una sensibilità ai tassi che potrebbe giocare a favore nei prossimi mesi. Ma un altro, molto meno appariscente, mostra numeri che meritano di essere letti con occhio analitico. Perché a volte, sotto un vestito semplice, si nasconde il vero affare.
Il BTP con la cedola che sfida il mercato: perché il 4,45% può fare gola
Il BTP Tf 4,45% St43 Eur si presenta con una cedola annua del 4,45% e un prezzo di riferimento di 105,3. Già questo basterebbe a renderlo interessante per chi cerca rendimenti alti da cedole. Ma il valore reale di questo titolo si coglie osservando altri dettagli: una duration modificata di 12,14 e un rendimento netto a scadenza del 3,52%.

Il fatto che si acquisti sopra la pari può inizialmente scoraggiare, ma chi fa i conti sa che questa è la naturale conseguenza di cedole ben più generose rispetto alla media. In un contesto di tassi in calo, la duration elevata diventa un vantaggio: significa che il prezzo di questo BTP potrebbe salire, offrendo la possibilità di una plusvalenza per chi decidesse di venderlo prima della scadenza.
L’appeal di questo titolo è duplice: da un lato offre un flusso costante di reddito, dall’altro può trasformarsi in una scommessa intelligente su un cambio di scenario monetario. Ideale per chi vuole protezione oggi, ma non esclude un colpo d’ala domani.
Prezzo sotto 70, rendimento oltre il 3%: l’altro BTP che può sorprendere
Accanto al 4,45%, c’è un altro BTP che merita attenzione. Il 1.5-BTP-01AP45 ha una cedola annua dell’1,5%, decisamente più bassa, ma si compra a soli 66,21. Questo fa schizzare il rendimento netto a scadenza al 3,77%. In più, la duration modificata di 15,76 lo rende ancora più sensibile al movimento dei tassi rispetto al BTP sopra la pari.
Chi cerca guadagni in conto capitale potrebbe trovarlo particolarmente interessante. Basta anche un piccolo taglio dei tassi per far salire il suo valore, e chi l’ha comprato a prezzo di saldo potrebbe ritrovarsi con una plusvalenza niente male. Certo, le cedole annuali sono più leggere, ma il potenziale è tutto sul fronte della rivalutazione.
Non è un titolo per chi cerca un flusso regolare di reddito, ma per chi è disposto ad aspettare (o cogliere l’attimo) può rappresentare una delle sorprese più intriganti del momento. Il tutto con un’esposizione al rischio che, considerando il prezzo d’ingresso, resta comunque contenuta.