Un trasferimento da 0,185 BTC, pari a circa 20.000 $, è stato inviato il 30 giugno 2025 al leggendario indirizzo di Satoshi Nakamoto. Arkham ha rilevato l’operazione e l’ha subito classificata come sospetta.
La blockchain di Bitcoin non smette mai di sorprendere. Nella giornata del 30 giugno 2025, un trasferimento da circa 20.000 $ in BTC è stato inviato da un wallet sconosciuto a uno degli indirizzi storici associati a Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin. L’operazione, intercettata in tempo reale dagli strumenti di monitoraggio di Arkham Intelligence, ha suscitato subito l’interesse della comunità cripto.

Secondo quanto riportato da Crypto.news e confermato da fonti come Cointelegraph, si tratta del secondo trasferimento in quattro mesi verso lo stesso indirizzo. Nonostante l’ammontare contenuto, il gesto riaccende il dibattito sull’identità di Satoshi e sui movimenti on-chain legati agli address originari.
La transazione del 30 giugno e il suo significato simbolico
Arkham ha classificato la transazione come “sospetta” e ha sollevato l’ipotesi che possa trattarsi di un errore, di un test o di un gesto simbolico. Il wallet destinatario, attribuito a Satoshi Nakamoto, è noto per contenere una grande quantità di BTC dormienti, mai mossi dai primi giorni della rete Bitcoin. Secondo quanto riportato da Crypto.news, il portafoglio non è mai stato utilizzato per invii, solo per ricezioni. L’operazione di fine giugno replica quella del febbraio 2025, quando un altro wallet anonimo aveva trasferito circa 200.000 $ al medesimo indirizzo.

Sebbene questi movimenti non abbiano impatto diretto sul prezzo del Bitcoin, che è rimasto stabile attorno ai 61.000 $, rappresentano eventi dal forte impatto narrativo. I volumi di ricerca su “Satoshi wallet” sono esplosi su Google Trends e le piattaforme di analisi on-chain come Arkham, Glassnode e Whale Alert hanno registrato un aumento delle segnalazioni da parte degli utenti.
Interpretazioni possibili e implicazioni future
Le ipotesi sono numerose: potrebbe trattarsi di un omaggio da parte di un veterano del settore, di una forma di “burning simbolico” o persino di un test interno per verificare l’accesso ai wallet storici. Alcuni esperti, come James Check (Glassnode), ritengono che si tratti di una coincidenza ricorrente, utile per misurare l’attenzione della comunità. Arkham sottolinea inoltre che non è la prima volta che l’indirizzo riceve BTC, anche se raramente in questa entità.
La natura pubblica e immutabile della blockchain consente a chiunque di inviare Bitcoin a qualsiasi indirizzo, anche se non se ne conosce il proprietario. Tuttavia, l’attenzione si concentra sul fatto che l’indirizzo di Satoshi, storicamente inattivo, venga ancora oggi usato come “muro simbolico” per azioni dimostrative. Al momento, nessuna attività è stata registrata in uscita, a conferma che i fondi ricevuti restano congelati.
L’evento sottolinea come anche piccole transazioni, se dirette agli attori più emblematici della storia di Bitcoin, siano in grado di accendere la narrativa collettiva del mondo crypto. Anche nel 2025, l’eco di Satoshi continua a farsi sentire con forza.