NIKE ha chiuso la settimana con un guadagno a doppia cifra, mentre AMGEN ha perso terreno dopo notizie controverse su uno dei suoi farmaci. Due storie opposte, ma entrambe con elementi di valore. Conviene inseguire la forza di NIKE o puntare sulla ripresa futura di AMGEN?
Nel panorama azionario della settimana appena conclusa, due titoli hanno rappresentato gli estremi del movimento: NIKE, con un rally guidato da trimestrali solide e stime incoraggianti, e AMGEN, penalizzata da dati clinici contrastanti su un farmaco chiave. Due settori lontani, sportwear e biotecnologie, ma accomunati da rilevanza strategica nei rispettivi ambiti.

Gli investitori si trovano quindi a un bivio: seguire la scia positiva di un brand globale amato come NIKE, oppure scommettere su un recupero futuro di AMGEN, storicamente affidabile nei dividendi e nella generazione di cassa.
Per orientare una decisione consapevole, è utile analizzare i fondamentali, i segnali tecnici, le valutazioni e le previsioni degli analisti, andando oltre l’emotività del breve periodo.
NIKE: slancio tecnico, utili in crescita e dividendi solidi
Il rally settimanale di NIKE, con un incremento del 15 %, è stato innescato da risultati superiori alle attese nel quarto trimestre fiscale. Nonostante una flessione delle vendite a 11,1 miliardi $, la società ha rassicurato gli investitori con un outlook credibile e piani di diversificazione geografica per limitare i rischi legati alla produzione in Cina. Il titolo è ora scambiato a circa 62,5 $, ma il target medio degli analisti raccolti da TipRanks è di 71,48 $, con upside stimato al +14 %. Il target massimo tocca i 115 $, mentre il minimo è 53 $.

I multipli mostrano un P/E forward compreso tra 27× e 32×, in linea con i concorrenti. Il dividend yield si attesta al 2,6 %, con payout sostenibile e 24 anni consecutivi di aumenti. Il ROE è del 12 %, con margine lordo stabile attorno al 40 %.
Dal punto di vista tecnico, il sentiment è “Buy” secondo TipRanks, supportato da MACD positivo e medie mobili rialziste. L’RSI a 55 e lo stocastico a 59 indicano spazio di crescita ulteriore senza ipercomprato eccessivo.
AMGEN: valutazione stabile, dividendi sopra la media ma segnali misti
In contrasto con NIKE, AMGEN ha chiuso la settimana in calo, appesantita da notizie sulla fase 2 del suo farmaco anti-obesità MariTide. I dati hanno evidenziato efficacia significativa ma effetti collaterali rilevanti, generando timori nel mercato. Tuttavia, il quadro fondamentale resta solido.
AMGEN quota intorno a 272 $ e presenta un target medio a 324,69 $, con un potenziale di rialzo del +19 %. Il target massimo raggiunge 391,17 $, mentre quello minimo è 247,26 $. I multipli mostrano un P/E 2025 di 21,3× e EV/EBITDA a 14,3×, con margine lordo del 63 % e EBIT margin al 22 %.
Il dividend yield è del 3,4 %, con una crescita attesa al 3,6 % e una storia di distribuzioni ininterrotte da oltre cinque anni.
Tecnicamente, però, il titolo mostra debolezza: le medie mobili a 50 e 200 giorni sono sotto pressione, e il MACD è neutro-negativo. L’RSI intorno a 50 riflette incertezza direzionale. Il consenso di Marketscreener è “Moderate Buy”, ma con un equilibrio tra raccomandazioni “Buy” e “Hold”, segno di prudenza da parte degli analisti.