Un target medio di 57 €, una crescita stimata del +7 % e un dividendo stabile al 2,73 %: Recordati potrebbe essere uno dei titoli farmaceutici più sottovalutati in Europa. Nonostante i multipli elevati, margini solidi e buyback in corso confermano la fiducia degli investitori.
Chi segue i mercati sa bene quanto i titoli del settore healthcare abbiano guadagnato importanza negli ultimi anni. Ma in mezzo a nomi altisonanti e aziende ad alta capitalizzazione, alcune realtà più silenziose mostrano segnali di solidità che il mercato sembra ancora scontare. È il caso di Recordati, società italiana con una lunga storia e un portafoglio di prodotti in costante espansione.
Negli ultimi giorni, alcune novità importanti hanno rinnovato l’attenzione sul titolo: un accordo commerciale strategico, un’attività di buyback significativa e una revisione al rialzo del target price da parte di JP Morgan. Tutti elementi che, da soli, potrebbero sembrare poco significativi, ma che nel loro insieme delineano un contesto più interessante.

Eppure il mercato non ha ancora espresso un giudizio netto. Il titolo si muove lateralmente da settimane, come se fosse in attesa di un segnale forte. I multipli restano alti, è vero, ma sono giustificati da margini operativi tra i migliori del comparto. E se i segnali tecnici restano incerti, il consenso degli analisti mostra un lento ma costante miglioramento.
Questo equilibrio tra prudenza e potenziale è forse ciò che rende Recordati una delle scommesse più sofisticate per chi guarda al medio periodo con un occhio attento ai fondamentali.
Fundamentali solidi ma valutazioni elevate
Chi guarda ai multipli di Recordati noterà subito una valutazione non banale: il P/E stimato per il 2025 è di 23,7×, con un price/book oltre 5×. Anche l’EV/EBITDA si muove tra 17,9× e 20,6×, ben sopra la media del comparto europeo. Eppure, questi numeri sono giustificati da un margine EBITDA attorno al 37,5 % e da una generazione di cassa stabile
Il ROE si attesta tra il 9 % e il 10 %, e il ritorno sugli asset supera il 9 %, segnalando una gestione efficiente. La posizione finanziaria è solida, con solo 22 Mln € di debito su oltre 11 Mld di capitalizzazione. Il rendimento del dividendo (2,73 % stimato per il 2025) è in linea con la media del settore e risulta particolarmente interessante in un’ottica di stabilità.

L’accordo di distribuzione con Amarin per il prodotto Vazkepa®, annunciato a giugno, apre nuove prospettive commerciali in Europa e rafforza la pipeline. Inoltre, l’attività di buyback degli ultimi giorni – 3,47 milioni di azioni riacquistate – segnala chiaramente la fiducia del management nel proprio titolo.
Raccomandazioni recenti e segnali tecnici
Il consenso raccolto da TipRanks include 5 analisti: 3 “Hold” e 2 “Buy”. Il target medio è 57 €, il minimo 55,5 €, mentre il massimo – indicato da JP Morgan – si spinge fino a 67 €, il che implica un potenziale del +25 % rispetto ai livelli attuali (circa 53,2 €). La revisione al rialzo di JP Morgan è avvenuta il 6 giugno, confermando il rating “Overweight”.
Dal punto di vista tecnico, i principali indicatori non segnalano tendenze marcate. L’RSI è neutro, il MACD piatto, e le medie mobili non indicano né ipercomprato né ipervenduto. Il grafico settimanale suggerisce una fase di consolidamento, coerente con la natura difensiva del settore.
Anche se non ci sono segnali forti di breakout, la combinazione di buyback, nuovo accordo commerciale e miglioramento delle stime potrebbe favorire una rivalutazione graduale del titolo nel medio periodo. Chi cerca una posizione stabile, con margini interessanti e dividendi regolari, troverà in Recordati una proposta credibile, in attesa di un eventuale catalizzatore esterno.