Un potenziale rialzo del 16%, un trend tecnico che resta solido e nuove partnership strategiche: Leonardo potrebbe essere uno dei titoli industriali italiani più interessanti del momento. Tra supporti consolidati, valutazioni in linea e raccomandazioni positive, l’azione si distingue per stabilità e prospettive di crescita. Secondo Banca Akros, Deutsche Bank e altri operatori, il titolo è ancora sottovalutato rispetto ai fondamentali. Gli oscillatori tecnici lanciano segnali contrastanti, ma le medie mobili settimanali sono chiare: la direzione resta favorevole. E se il contesto geopolitico e industriale continua a premiare il comparto difesa, allora vale la pena capire perché Leonardo attira sempre più l’attenzione degli analisti.
Chi osserva i movimenti di breve periodo rischia spesso di farsi influenzare da oscillazioni che non raccontano il quadro generale. È normale: i mercati si muovono per impulsi, e il rumore di fondo può facilmente confondere. Ma per chi segue i titoli su base mensile o trimestrale, alcuni segnali emergono in modo più nitido. Leonardo, in questo senso, rappresenta un caso interessante.

Negli ultimi mesi il titolo ha mantenuto una struttura tecnica ordinata, con movimenti correttivi contenuti e una tendenza di fondo ancora impostata positivamente. Alcuni oscillatori mostrano fasi di incertezza, ma le medie mobili continuano a sostenere una visione costruttiva. Non si tratta di un titolo da slanci improvvisi, ma di un’azione che si muove con coerenza rispetto ai propri fondamentali.
I più pazienti, spesso, sono quelli che sanno leggere tra le righe: analizzano i multipli, considerano le prospettive industriali, valutano le partnership strategiche e soprattutto sanno quando un prezzo riflette davvero il valore potenziale. In un mercato come quello attuale, dove la volatilità è elevata e la selettività premia, questo tipo di approccio può fare la differenza.
Leonardo potrebbe non essere tra i titoli più chiacchierati del momento, ma alcuni dati suggeriscono che chi lo sta monitorando con attenzione potrebbe avere buone ragioni per farlo.
Una valutazione tra equilibrio e potenziale
Chi considera il titolo Leonardo solo dal punto di vista del prezzo rischia di perdere di vista l’equilibrio tra fondamentali e contesto settoriale. Con un rapporto prezzo/utile stimato tra 17 e 18, l’azione si colloca in una fascia coerente con quella del settore difesa. Il price/book intorno a 1,45 suggerisce una lieve sopravvalutazione, ma è compensata da altri indicatori. Il multiplo EV/EBITDA prossimo a 17 è in linea con le valutazioni tipiche del comparto industriale.

I margini operativi restano positivi, anche se in calo: il ROE è sceso dal 12,1% all’8,1%, e il margine netto si attesta al 4,36%. La struttura finanziaria rimane comunque solida e la posizione nel settore rafforza la percezione di continuità. Le nuove alleanze con Airbus, Thales e Bombardier Defense rappresentano un punto di svolta strategico che il mercato potrebbe non aver ancora pienamente valorizzato.
Tendenza tecnica e scenario di consenso
Secondo l’analisi settimanale di TradingView, le medie mobili sono ancora positive: 10 segnali “Compra” su 15, mentre tra gli oscillatori prevalgono segnali neutri e alcuni “Vendi”. L’impostazione tecnica resta favorevole, pur in presenza di una leggera fase di consolidamento. Su base mensile, il segnale è ancora più chiaro, con 13 indicatori su 15 che suggeriscono l’acquisto. La soglia di supporto è a 43,95 € e la resistenza tecnica è collocata a 47,09 €, margine che potrebbe rafforzare l’attrattività a breve.
Il prezzo obiettivo medio secondo MarketScreener è di 50 €, con un massimo indicato da Deutsche Bank e Banca Akros a 52 € e un minimo di 48 € da Citigroup. A fronte di un prezzo attuale di circa 45 €, il potenziale di rialzo stimato è compreso tra l’11% e il 16%. Le raccomandazioni più recenti confermano un consenso solido: nessun downgrade, prevalenza di “Buy” e alcuni “Hold”. La direzione è chiara, anche se priva di entusiasmi eccessivi. In un settore dove la visione strategica vale più dei numeri trimestrali, Leonardo sembra posizionarsi in modo coerente con il proprio profilo industriale.