2 titoli azionari italiani che potrebbero sorprendere per dividendo e sottovalutazione: uno ha un upside del 36 %

Negli ultimi 30 giorni, Piazza Affari ha premiato due protagonisti inattesi: ENI e Saipem. Con performance superiori al 10 %, questi titoli hanno attirato l’attenzione di analisti e investitori. Ma se dovessimo scegliere il più interessante tra i due, i dati parlano chiaro: uno di essi mostra segnali di sottovalutazione molto più netti e un potenziale di rialzo decisamente più marcato. Ecco cosa raccontano i numeri, le previsioni e gli indicatori tecnici.

Non sempre i titoli più solidi sono quelli con il maggiore potenziale. E non sempre le performance del passato anticipano i trend futuri. A volte, è proprio in quei titoli considerati “minori” che si nascondono le occasioni migliori. È il caso di Saipem, società del comparto energetico e infrastrutturale, che nel 2025 ha mostrato segnali di forza sorprendenti.

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2 titoli italiani che potrebbero sorprendere per dividendo e sottovalutazione: uno ha un upside del 36 % – crypto.it

A fronte di un incremento in borsa del 12 % nell’ultimo mese, il consensus degli analisti e i target price parlano di un margine di crescita ancora molto ampio. Dall’altra parte, ENI resta una certezza per chi cerca stabilità, dividendi generosi e una strategia ben definita. Ma quanto spazio ha ancora per salire? E quale tra i due potrebbe sorprendere nei prossimi mesi?

ENI: solidità e dividendi, ma upside ormai ridotto

Il titolo ENI ha registrato un progresso del 10 % nell’ultimo mese, confermandosi tra i più performanti del FTSE MIB. Tuttavia, secondo i dati di TipRanks, il target price medio a 12 mesi si attesta a 14,43 €, contro un prezzo attuale intorno a 14,31 €. Questo implica un potenziale di crescita limitato, pari a meno dell’1 %. Gli analisti coprono il titolo con un rating “Moderate Buy”: su 17 esperti, 7 consigliano l’acquisto, 10 suggeriscono di mantenere, e nessuno propone la vendita.

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ENI: solidità e dividendi, ma upside ormai ridotto – crypto.it

Dal punto di vista tecnico, i segnali sono contrastanti. Le medie mobili a lungo termine (50 e 200 giorni) indicano ancora un trend positivo, ma gli oscillatori come il MACD e l’RSI (oltre 77) suggeriscono ipercomprato e rischio di correzione. Il rendimento da dividendo è solido, con una stima vicina al 6 %, rendendo il titolo attraente per chi punta sulla rendita periodica. Tuttavia, l’assenza di un significativo margine di crescita ne limita l’appeal speculativo.

Saipem: il potenziale più sorprendente secondo gli analisti

Nel confronto diretto, Saipem emerge come il titolo più dinamico e sottovalutato del momento. Secondo TipRanks, il target price medio è di 3,25 €, con un prezzo attuale intorno a 2,39 €. Questo si traduce in un upside potenziale del 36 %. Tutti e cinque gli analisti che seguono il titolo raccomandano l’acquisto, senza alcun segnale di mantenimento o vendita: un chiaro segno di fiducia nella ripresa operativa e finanziaria dell’azienda.

Anche il quadro tecnico supporta questa lettura: sebbene non tutti gli oscillatori siano disponibili, i segnali derivanti dalle medie mobili e dal momentum indicano una configurazione positiva. Saipem beneficia inoltre di un contesto favorevole, con una maggiore esposizione ai progetti energetici globali e infrastrutture strategiche. Non offre un dividendo, ma il potenziale di rivalutazione ne fa una scelta più aggressiva e orientata al capitale.

In sintesi, se ENI rappresenta una scelta prudente e remunerativa, Saipem si presenta come la scommessa più interessante per chi cerca rendimento potenziale e momentum positivo.

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