Micron Technology (MU), uno dei leader mondiali nella produzione di memorie DRAM e NAND, si trova oggi al centro dell’attenzione degli investitori. Tra espansione nel settore AI, segnali di sottovalutazione e stime ottimistiche, il titolo sembra pronto a una nuova fase strategica. Ma cosa dicono le analisi più recenti?
Negli ultimi giorni, si parla sempre più spesso del prezzo di MU, del possibile target price Micron, delle nuove strategie legate all’intelligenza artificiale e dell’assenza storica di un rendimento dividendo Micron. Tutti elementi che hanno acceso l’interesse di esperti, analisti Micron e investitori in cerca di opportunità legate all’innovazione e al comparto tecnologico. Micron ha infatti annunciato un investimento da 30 miliardi $ per espandere la produzione sul suolo statunitense e ha recentemente avviato la distribuzione del nuovo chip HBM4, una tecnologia cruciale per i server AI.
Questo sviluppo rappresenta un punto di svolta, poiché consente all’azienda di posizionarsi in modo competitivo rispetto ai principali player del settore. In molti si aspettano che tale mossa influenzi positivamente la valutazione Micron, rendendola una delle società più attraenti nel comparto semiconduttori. L’adozione di memorie ad alte prestazioni, sempre più richieste dalle infrastrutture per l’AI generativa, potrebbe spingere il prezzo azione Micron verso nuovi massimi nei prossimi trimestri. Inoltre, la visibilità fornita dalle guidance aggiornate è stata interpretata come un segnale forte anche per le prossime raccomandazioni Micron, con gli investitori istituzionali che guardano con crescente interesse all’evoluzione della società.
Raccomandazioni, valutazioni e potenziale
Nel corso dell’ultimo mese, diverse banche d’investimento hanno aggiornato le proprie raccomandazioni Micron. Morgan Stanley, per esempio, ha mantenuto un approccio prudente con rating “Equal Weight” e target price a 98 $, pur riconoscendo di aver sottovalutato l’impatto dell’AI. D’altra parte, UBS, Citigroup, Mizuho e Wells Fargo hanno espresso maggiore ottimismo, fissando target compresi tra 120 $ e 150 $.
Secondo Marketscreener, il target price medio degli analisti si attesta a 125,89 $, con un massimo di 172 $ e un minimo di 60 $. Altre fonti come MarketBeat e StockAnalysis offrono proiezioni simili, con valori massimi fino a 200 $. Con una quotazione attuale di circa 123,6 $, il titolo sembra moderatamente sottovalutato, soprattutto se si considera un multiplo price/book ancora inferiore a 3x.
Settore AI, margini e dividendi
La vera leva di crescita resta però l’espansione nell’AI. Secondo Morgan Stanley, entro la fine dell’anno fiscale 2025, le memorie HBM e LPDDR rappresenteranno il 30 % del fatturato di Micron, rispetto al 14 % attuale. Questo cambiamento potrebbe avere effetti positivi anche sui margini: le stime indicano un miglioramento dal 37 % al 43,9 % nel prossimo trimestre. Numeri che superano di gran lunga il consenso medio e riflettono un miglioramento nell’efficienza produttiva.
Per quanto riguarda il dividendo Micron, l’azienda non ha distribuito cedole negli ultimi cinque anni, mantenendo una politica orientata alla crescita e al reinvestimento degli utili. Questo approccio è comune nel settore semiconduttori e, secondo alcuni osservatori, coerente con la necessità di sostenere una forte spinta innovativa. Nonostante l’assenza di un rendimento dividendo Micron, l’appeal per gli investitori rimane elevato.
Micron appare dunque ben posizionata per beneficiare dei trend strutturali dell’AI, mantenendo una valutazione appetibile e un outlook positivo, sostenuto da stime in miglioramento e da una crescente fiducia da parte del mercato.
