Un cambiamento che potrebbe stravolgere le regole del gioco. Basta attese infinite per cambiare gestore di energia elettrica? Una proposta concreta sta scuotendo il mercato. Il tempo potrebbe diventare il vero protagonista. Tra innovazione e timori, c’è chi parla di rivoluzione e chi teme l’effetto boomerang. Un piccolo dettaglio tecnico nasconde un potenziale enorme. E intanto anche il Portale Offerte si prepara a cambiare volto. La strada è tracciata, ma non tutti sono pronti a seguirla.
Chi ha provato a cambiare fornitore di energia elettrica in Italia lo sa: le attese possono durare settimane. Le tempistiche scoraggiano, e l’idea di restare bloccati tra una burocrazia e l’altra fa desistere molti. In un mercato dove la flessibilità dovrebbe essere un vantaggio, il passaggio da un gestore all’altro è spesso tutt’altro che immediato.

Ma ora, una proposta dell’Arera potrebbe trasformare radicalmente questa realtà, riducendo i tempi a sole 24 ore. Non si tratta solo di comodità, ma di una mossa destinata a cambiare l’equilibrio del settore.
Il mercato libero dell’energia vive di offerte, promozioni e confronti. Tuttavia, il passaggio effettivo da un contratto all’altro resta lento e complesso. Rendere tutto più rapido significa dare al consumatore un potere nuovo, ma anche costringere i fornitori a rincorrere margini sempre più stretti. E mentre si discute del nuovo Portale Offerte, anche la digitalizzazione sembra pronta a fare un balzo in avanti.
24 ore per cambiare fornitore: cosa prevede davvero la proposta
L’Arera propone di portare a un solo giorno lavorativo il tempo necessario per cambiare fornitore di energia elettrica. Un’accelerazione significativa rispetto al sistema attuale, dove la procedura può richiedere fino a un mese. La nuova regola si applicherebbe però solo in un caso specifico: quando la controparte commerciale coincide con l’utente di dispacciamento, cioè il soggetto tecnico che interagisce con Terna per la gestione della rete.

Se le due figure combaciano, il passaggio potrà avvenire in 24 ore. In tutti gli altri casi, si continuerà con tempistiche comprese tra i tre e i quattro giorni. Inoltre, una volta avviata la procedura rapida, non sarà possibile tornare indietro. Questa limitazione rende il processo più snello, ma impone attenzione al momento della scelta.
Il nuovo regolamento è in fase di definizione e dovrebbe entrare in vigore nel 2026, con approvazione prevista per luglio 2025. Le aziende del settore hanno tempo fino alla primavera del prossimo anno per presentare osservazioni. Intanto, il dibattito è aperto: c’è entusiasmo, ma anche molte perplessità.
Dubbi degli operatori e rinnovamento del Portale Offerte
La possibilità di cambiare gestore in tempi così brevi sta preoccupando diversi operatori. La paura principale riguarda l’instabilità del mercato. Un cliente che può passare da un’offerta all’altra con estrema facilità potrebbe diventare un bersaglio continuo per le campagne promozionali, generando una spirale di cambiamenti difficili da sostenere. Alcune aziende propongono di introdurre un limite annuale al numero di switch consentiti, nel tentativo di mantenere una certa stabilità.
Parallelamente, si lavora al rinnovamento del Portale Offerte, lo strumento ufficiale che consente di confrontare le tariffe di energia. L’obiettivo è rendere possibile la sottoscrizione diretta dei contratti attraverso la piattaforma. Tuttavia, la partecipazione dei fornitori sarà volontaria. Questo significa che non tutte le aziende renderanno disponibili le proprie offerte direttamente sul portale, ma potranno scegliere se aderire o meno.
Il rinnovamento punta a facilitare la scelta e aumentare la trasparenza, ma resta da capire se tutto questo porterà davvero un vantaggio concreto per chi paga le bollette. In un mercato sempre più veloce, la vera sfida sarà trovare un equilibrio tra libertà di scelta e sostenibilità del sistema.