È considerata la regina della numismatica americana: un pezzo unico nella storia monetaria degli Stati Uniti, con un valore che sfida ogni logica. La 1787 Brasher Doubloon non è soltanto una moneta, ma una testimonianza tangibile dell’identità economica americana nascente. Il suo prezzo? Da capogiro: si parla di oltre 9 milioni di dollari. Eppure, dietro questa valutazione record, si cela una storia artigianale, legale e collezionistica senza precedenti.
Il fascino della 1787 Brasher Doubloon deriva non solo dalla sua incredibile rarità, ma anche dal contesto storico in cui è nata.

A cavallo tra la fine della guerra d’indipendenza americana e la nascita delle prime istituzioni federali, questa moneta da collezione rappresenta un ponte tra la creatività privata e l’autorità pubblica. Un simbolo d’oro, letteralmente, di indipendenza e ambizione nazionale.
Brasher Doubloon: la prima moneta d’oro degli Stati Uniti
La 1787 Brasher Doubloon fu coniata a New York da Ephraim Brasher, orafo e vicino di casa di George Washington. All’epoca gli Stati Uniti non avevano ancora una zecca ufficiale federale (che sarebbe nata solo nel 1792), e Brasher decise di creare una moneta privata in oro, con un valore di 16 $.
Il design della moneta è fortemente simbolico: sul dritto lo stemma dello Stato di New York con il motto “Nova Eboraca Columbia Excelsior”, sul rovescio un’aquila americana con lo scudo, accompagnata dal sole nascente. Il punzone “EB” è inciso in rilievo, in alcune versioni sull’ala dell’aquila, in altre – molto più rare – sul petto.
Secondo quanto riportato dalla Coins and History Foundation, ne esistono oggi solo 7 esemplari noti: sei con punzone sull’ala e uno con punzone sul petto. Quest’ultimo, noto come “unique breast punch type”, è considerato il più iconico e fu venduto all’asta nel 2011 per circa 7,4 milioni di $.

La moneta rara americana, dal peso di circa 26,6 grammi, è composta da oro per l’89 %, con piccole percentuali di argento e rame. A differenza delle monete coniate ufficialmente, fu realizzata con tecniche artigianali, probabilmente tramite pressione tra matrici incise a mano. Per questo, ogni esemplare ha caratteristiche leggermente diverse, rendendolo ancor più affascinante per i collezionisti.
Valutazione record e rilevanza nel mercato numismatico
Nel gennaio 2021, un esemplare della Brasher Doubloon “wing punch”, certificato NGC MS65★, è stato venduto da Heritage Auctions per la cifra record di 9,36 milioni di dollari, come riportato da Coin World. Si tratta della più alta somma mai pagata per una moneta statunitense in asta, superando persino i famosi dollari in argento coniati nel XIX secolo.
Secondo PCGS CoinFacts, il valore di mercato della Doubloon americana è spinto dalla sua unicità storica, dalla qualità della conservazione e dal fatto che sia la prima moneta d’oro coniata negli USA. In più, è uno dei rarissimi casi in cui una moneta privata è stata riconosciuta come “ufficiosamente ufficiale” prima ancora dell’esistenza della Zecca federale.
A detta degli esperti di Numismatic Guaranty Company (NGC), la combinazione tra rarità, iconografia e condizione fa della Brasher Doubloon una vera e propria “Mona Lisa” della numismatica. Non è un caso che sia stata anche protagonista di film, romanzi gialli e serie televisive, alimentando il mito e il desiderio da parte dei collezionisti di tutto il mondo.
Il mercato numismatico americano, soprattutto quello legato alle monete coloniali, vede nella Doubloon un benchmark assoluto. Oltre al fascino storico, essa incarna l’origine dell’autonomia monetaria americana e dimostra quanto l’arte orafa e l’ingegno individuale possano diventare patrimonio nazionale.