Dividendo al 7% e sottovalutazione al 22%: potrebbe essere il titolo bancario più sorprendente dell’anno

Banca Mediolanum sta attirando sempre più l’attenzione degli investitori grazie a un rendimento da dividendo superiore al 7% e a valutazioni ancora contenute rispetto ai fondamentali. Con un consenso fortemente orientato al “compra”, il titolo potrebbe rappresentare una delle opportunità più interessanti nel comparto bancario italiano. I solidi risultati operativi, uniti a una politica di distribuzione generosa e sostenibile, stanno rafforzando l’attrattività del titolo anche in un contesto di mercato caratterizzato da volatilità e selettività da parte degli investitori istituzionali. Gli elevati livelli di redditività e l’equilibrio nei principali indicatori patrimoniali rafforzano ulteriormente la posizione di Mediolanum tra le migliori banche italiane quotate.

Dopo un 2024 già solido, il 2025 si è aperto con segnali decisamente positivi: la raccolta netta nei primi cinque mesi ha superato i 5,4 miliardi di €, confermando la fiducia della clientela retail e la solidità della rete.

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Dividendo al 7% e sottovalutazione al 22%: potrebbe essere il titolo bancario più sorprendente dell’anno – crypto.it

Inoltre, le recenti comunicazioni da parte del gruppo Doris e di Mediolanum Vita, che voteranno a favore dell’offerta pubblica di scambio di Mediobanca su Banca Generali, sono state accolte con serenità dal mercato: la società ha infatti chiarito che l’operazione non impatterà in alcun modo sulle proprie attività. Nel frattempo, Deutsche Bank ha aggiornato il proprio giudizio al rialzo, portando il target price a 17,20 € con raccomandazione “Buy”.

Multipli contenuti e ritorni elevati: la sottovalutazione è evidente

Dal punto di vista dei fondamentali, Banca Mediolanum appare ancora sottovalutata: il P/E attuale è 9,25, il P/FCF è pari a 7,23 e il P/B si attesta a 2,39. Nonostante questi multipli compressi, i ritorni sono tra i più alti del comparto: ROE al 28,17%, ROI al 25,77% e margine EBITDA al 32,95%. Si tratta di livelli che testimoniano una gestione redditizia e ben capitalizzata, capace di generare valore anche in contesti meno favorevoli.

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Multipli contenuti e ritorni elevati: la sottovalutazione è evidente – crypto.it

Gli analisti non hanno dubbi: secondo le valutazioni raccolte da MarketScreener, il prezzo obiettivo medio è 15,71 €, con un minimo stimato a 14,50 € e un massimo a 17,20 €. Considerando che il prezzo attuale si aggira intorno ai 14,00 €, il potenziale di rivalutazione oscilla tra il +3,5% e il +22,7%. Raccomandazioni recenti di istituti come Bank of America, Barclays e JP Morgan confermano la direzione: tutti i giudizi rilasciati nelle ultime settimane puntano sul “Buy” o “Overweight”, rafforzando la narrativa positiva.

Tendenza tecnica positiva e dividendo sopra la media storica

Anche dal punto di vista tecnico il quadro resta favorevole: sul timeframe settimanale, 11 delle principali medie mobili segnalano un chiaro “Compra adesso”, con il titolo ben al di sopra di tutte le medie di breve, medio e lungo periodo. Gli oscillatori sono più cauti: RSI (55,89) e MACD (0,58) indicano una possibile fase laterale nel breve, ma non compromettono il trend positivo generale.

Altro elemento chiave è il dividendo, che rimane uno dei più generosi del panorama italiano: l’ultimo saldo di 0,63 € ha portato il rendimento TTM al 7,08%. Negli ultimi cinque anni, la media dei rendimenti si è mantenuta intorno al 7,3%, senza interruzioni nella distribuzione, un dato che testimonia affidabilità e attenzione verso gli azionisti. Con un payout ratio oggi stabilizzato al 66%, la politica di remunerazione appare sostenibile anche nel lungo termine.

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