Con un potenziale di oltre il 40% e segnali tecnici positivi, questo titolo potrebbe diventare il titolo italiano più interessante dei prossimi mesi

Il titolo Saipem torna sotto i riflettori grazie a una combinazione di nuove commesse, segnali tecnici positivi e target di prezzo generosi. Dopo un inizio d’anno altalenante, le ultime settimane sembrano rafforzare la narrativa rialzista, alimentata da valutazioni ancora contenute e da raccomandazioni favorevoli da parte degli analisti.

Nel corso del mese di giugno, Saipem ha attirato l’attenzione del mercato grazie a una serie di eventi significativi. In particolare, il contratto FEED in Algeria e la conversione delle azioni di risparmio hanno riattivato l’interesse degli investitori, mentre gli analisti hanno mantenuto il rating complessivo su “Compra”, con target price medi superiori del 25% rispetto ai livelli attuali. Oltre alla notizia del contratto, è stata apprezzata la capacità del gruppo di consolidare la propria presenza internazionale in mercati strategici come quello nordafricano.

azioni rialzo
Con un potenziale di oltre il 40% e segnali tecnici positivi, questo titolo potrebbe diventare il titolo italiano più interessante dei prossimi mesi – crypto.it

Anche l’operazione di conversione delle azioni risparmio è stata accolta favorevolmente, poiché punta a semplificare la struttura del capitale e aumentare la trasparenza verso gli investitori. Il contesto macro di ripresa selettiva nel comparto energetico e le aspettative di un secondo semestre favorevole aggiungono ulteriori elementi di interesse. Ma cosa dicono davvero i numeri?

Valutazioni fondamentali e segnali di sottovalutazione

I principali indicatori fondamentali, così come riportati su TradingView, mostrano un titolo ancora appetibile. Il rapporto Prezzo/Utile (P/E) atteso è pari a 17,6, in linea con il settore ma accompagnato da un EV/EBITDA di appena 3,98, livello che suggerisce una potenziale sottovalutazione. Anche il rapporto Prezzo/Flusso di cassa di 5,07 conferma un buon rapporto qualità/prezzo.

Dal punto di vista reddituale, Saipem mostra un ROE del 12,44% e un ROI del 12,83%, entrambi coerenti con una gestione del capitale efficiente. Il margine operativo è pari al 4,62%, mentre quello netto si attesta al 2,31%, ancora contenuto ma in miglioramento rispetto agli anni precedenti. La situazione di liquidità appare sotto controllo, con un quick ratio di 0,84 e un current ratio di 1,25.

ROE ROI
Valutazioni fondamentali e segnali di sottovalutazione – crypto.it

I dati dimostrano che il titolo Saipem non presenta segnali di sopravvalutazione. Al contrario, i multipli suggeriscono una quotazione coerente o lievemente inferiore rispetto ai fondamentali prospettici, soprattutto considerando la visibilità operativa derivante dai nuovi contratti nel settore energetico.

Analisi tecnica, rating e target price aggiornati

L’analisi tecnica su base settimanale, così come riportata su TradingView, conferma una tendenza favorevole. Su 15 medie mobili analizzate, ben 13 indicano un segnale di “Compra”, una sola è “Neutro” e una “Vendi”. Anche tra gli oscillatori, strumenti come Momentum e MACD segnalano un impulso positivo, con un giudizio complessivo che si traduce in un chiaro “Compra”.

Secondo Marketscreener, 16 analisti coprono attualmente il titolo Saipem. Di questi, 11 raccomandano “Compra adesso” e 3 “Compra”, mentre solo 2 mantengono una posizione neutrale. Nessuna raccomandazione negativa è stata registrata negli ultimi 30 giorni. Anche su Yahoo Finance e Investing.com il consenso resta fortemente positivo.

Il prezzo obiettivo medio è pari a 3,009 €, con un massimo stimato di 3,540 € (+47,62%) e un minimo di 2,000 € (–16,60%). Considerando il prezzo attuale intorno a 2,398 €, il potenziale di rialzo medio è superiore al +25%. Fonti come TipRanks alzano ulteriormente le attese, indicando target medi oltre 3,20 €.

La recente aggiudicazione del contratto FEED in Algeria da parte di Saipem, comunicata il 19 giugno su Investing.com, conferma l’attività commerciale vivace del gruppo. Allo stesso tempo, la conversione delle azioni di risparmio – effettiva dal 23 giugno secondo Borsa Italiana – contribuisce a una maggiore semplificazione della struttura societaria e potrebbe aumentare la liquidità del titolo.

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