Cedole e conto corrente: come evitarne l’effetto sull’ISEE

Un investimento tranquillo può nascondere effetti imprevisti sul calcolo dell’ISEE. I BTP non sono solo una scelta finanziaria sicura, ma possono incidere più di quanto sembri sulla situazione economica familiare, specialmente con le nuove regole del 2025. Capire come funziona davvero questo meccanismo è fondamentale per evitare sorprese e sfruttare al meglio ciò che la legge consente.

C’è chi tiene i soldi fermi in banca, chi preferisce il mattone e poi chi, per prudenza, investe in titoli di Stato come i Buoni del Tesoro Poliennali. Un tipo di risparmio considerato stabile, ideale per chi vuole rendimento senza troppi rischi. Ma quando si parla di ISEE, anche questa forma di investimento ha un suo peso. Non sempre evidente, ma presente.

Persona che calcola il proprio Isee
Cedole e conto corrente: come evitarne l’effetto sull’ISEE-crypto.it

I BTP, con i loro interessi periodici, sono visti spesso come una forma “passiva” di reddito. Tuttavia, il loro impatto sull’ISEE può variare a seconda di come sono gestiti i flussi e di quanto effettivamente rimane sul conto. Con le modifiche entrate in vigore nel 2025, è stato introdotto un cambio di prospettiva che riguarda migliaia di famiglie. E la differenza può essere tutt’altro che marginale.

Nuova franchigia sui BTP: cosa cambia davvero per l’ISEE

Dal 2025, una nuova regola fa tirare un sospiro di sollievo a molti risparmiatori. La cosiddetta franchigia di 50.000 euro sui titoli di Stato rappresenta una svolta. Significa che chi possiede BTP, BOT, CCT o buoni fruttiferi postali, fino a questa soglia, non vedrà questo capitale pesare sull’ISEE. Se si hanno 100.000 euro investiti, solo la metà rientrerà nel conteggio.

Persona che calcola giacenze medie conto corrente
Nuova franchigia sui BTP: cosa cambia davvero per l’ISEE-crypto.it

Questo approccio riconosce che investire in titoli pubblici è anche un gesto di fiducia verso lo Stato e non un accumulo di ricchezza speculativa. Non si tratta solo di un’agevolazione fiscale, ma di un segnale: il risparmio prudente non deve penalizzare l’accesso a bonus o prestazioni agevolate.

E non è tutto: questa regola si applica all’intero nucleo familiare. Quindi in famiglie dove più persone detengono titoli pubblici, l’esclusione può essere significativa, contribuendo a mantenere basso l’indicatore anche con patrimoni mobiliari più consistenti.

Cedole e giacenza: perché prelevarle può fare la differenza

Un altro aspetto da tenere presente è legato alle cedole. Ogni anno i BTP generano interessi, che vengono accreditati sul conto. Anche se non vanno indicati come reddito separato nella DSU, questi importi contribuiscono a formare la giacenza media del conto corrente, uno dei due valori chiave nel calcolo ISEE.

Se le cedole restano sul conto, la giacenza cresce. Ma se vengono prelevate o usate, quell’impatto si riduce. Un dettaglio che può fare molta differenza, soprattutto per chi si trova vicino a soglie di accesso a prestazioni sociali.

Dal 2025 è anche possibile aggiornare la propria DSU se è già stata presentata prima dell’introduzione della nuova normativa. Chi si trova in questa situazione ha l’opportunità di inviarne una nuova e beneficiare delle modifiche introdotte.

Un quadro normativo che sembra voler premiare chi sceglie strumenti sicuri  e investe comprando debito pubblico.

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