Una delle occasioni più sottovalutate del settore auto? Alcuni dati suggerirebbero proprio Stellantis. Con un dividendo vicino all’8% e multipli compressi, il titolo potrebbe nascondere un potenziale sorprendente. Ma attenzione: gli indicatori tecnici lanciano un segnale chiaro di allerta.
C’è qualcosa di curioso in questi titoli che passano inosservati fino a quando il mercato non decide di accendersi. Stellantis, con la sua solida struttura industriale e una presenza globale, sembra proprio uno di questi casi. Eppure, nonostante margini solidi e un dividendo elevato, il prezzo delle azioni resta fiacco, lasciando molti investitori in dubbio. Alcuni guardano i grafici e vedono segnali ribassisti, altri osservano i fondamentali e pensano l’opposto. Ma chi ha ragione?

Negli ultimi giorni qualcosa si è mosso: la nomina di un nuovo CEO, le discussioni su possibili nuove sinergie industriali e un contesto geopolitico che influenza tutto il comparto automotive. In questo scenario, è facile perdersi tra opinioni contrastanti. E mentre molti attendono segnali forti, altri iniziano a guardare con più attenzione a ciò che Stellantis potrebbe offrire nei prossimi mesi. C’è chi considera questo titolo troppo rischioso, e chi invece lo definisce un classico esempio di valore sottovalutato. La verità, come spesso accade, potrebbe stare nel mezzo.
Multipli bassi, dividendi alti: Stellantis è davvero sottovalutata?
Guardando ai dati fondamentali, il titolo Stellantis mostra segnali chiari di sottovalutazione. Il P/E tra 4 e 6 è decisamente inferiore alla media di settore, così come il Price/Book intorno a 0,6, che indica come il mercato stia prezzando l’azienda al di sotto del suo valore contabile. Anche il EV/EBITDA a circa 4x è un ulteriore elemento che rafforza questa lettura conservativa da parte degli investitori.

Sul piano della redditività, i margini sono più che soddisfacenti: EBITDA margin tra 8% e 10%, ROE attorno al 9% e ROA al 5%, indicatori che parlano di una gestione efficiente. Ma è soprattutto il dividendo a catturare l’attenzione: con un payout ratio del 36,65% e una cedola di 0,68 € per azione, il rendimento TTM sfiora l’8%. In un contesto di mercato incerto, questo livello di distribuzione è considerato da molti analisti, tra cui quelli di MarketScreener, come una garanzia di stabilità per gli azionisti.
Pressione tecnica e sentiment degli analisti: una visione prudente
Se i fondamentali convincono, la situazione cambia sul fronte tecnico. Secondo l’analisi giornaliera di TradingView, tutti i principali oscillatori e medie mobili sono orientati su “Vendi adesso”. La tendenza ribassista è ben visibile anche sul timeframe settimanale, seppur in modo meno marcato. Le medie mobili esponenziali e semplici, da 10 fino a 200 periodi, sono allineate verso il basso, così come l’indicatore MACD, che conferma una fase negativa.
Tuttavia, le indicazioni provenienti dagli analisti sono meno pessimistiche. Secondo MarketScreener, su 28 esperti: 6 danno “Compra adesso”, 1 “Compra”, 19 “Mantieni” e solo 2 “Vendi”. Il prezzo obiettivo medio per i prossimi 12 mesi è di 9,94 €, allineato al valore attuale, ma con una forchetta di valutazione significativa: 7,00 € al minimo (–16,7%) e 13,00 € al massimo (+54,8%). Questo ampio margine indica che Stellantis è ancora un titolo che divide: c’è chi ne teme la staticità e chi intravede un’opportunità latente.
A oggi, il mercato resta cauto. Ma con una valutazione bassa, un dividendo eccellente e una base industriale solida, Stellantis potrebbe diventare uno dei titoli più interessanti dell’anno… per chi sa aspettare.