Ethereum resta intrappolato in un range ristretto, ma le previsioni degli analisti puntano sia a breakout verso i 3.200 $–4.500 $ sia a scenari più cauti. Riuscirà il prezzo a sfruttare la pressione tecnica o prevarranno le incognite macro?
Ethereum rimane intrappolato tra 2.400 $ e 2.870 $, ma le aspettative sono state riviste al rialzo da vari operatori. Changelly prevede un aumento fino a 2.631 $ entro il 19 giugno (+3 %) con sentiment bullish nel breve e indice Fear & Greed a 68 (“Greed”). Coin Edition (DigitalCoinPrice) stima invece un rialzo fino a 4.892 $–5.495 $ entro fine 2025, partendo dalla formazione a triplo minimo. In linea con questi target ambiziosi, LiteFinance vede l’estremità alta tra 4.500 $ e 4.909 $. Al contrario, fonti neutrali segnalano che, se non dovesse confermarsi la forza tecnica, Ethereum potrebbe testare 2.300 $–2.000 $ in un ribasso strutturato.

Il contesto di mercato resta complesso. La bassa volatilità e la mancanza di catalizzatori diretti stanno spingendo molti trader istituzionali ad adottare un approccio attendista. La mancanza di direzionalità ha ridotto i volumi di scambio settimanali, anche se le posizioni in opzioni mostrano un interesse marcato per strike a 3.000 $ e 3.200 $. Questo riflette una pressione latente al rialzo, supportata anche dal recente incremento dell’attività sulla rete Ethereum, dove si è registrato un aumento delle transazioni connesso a NFT, DeFi e Layer 2 come Arbitrum e Optimism. Questi sviluppi, pur non ancora riflessi nel prezzo, potrebbero fornire il carburante per un breakout deciso.
Supporti critici, pattern tecnici e breakout in vista
Il supporto a 2.400 $ rimane il punto chiave, sostenuto dalle medie mobili a 200 giorni e da una zona POC solida. Una rottura al ribasso potrebbe attivare il target a 1.587 $, mentre il breakout sopra 2.870 $–2.900 $ aprirebbe la strada verso 3.200 $–3.500 $, come indicato anche da LiteFinance. La formazione a cup-and-handle evidenziata da InvestingHaven suggerisce un potenziale rally del 49 %, con obiettivi a 4.100 $. I trendline settimanali e gli oscillatori (MACD, RSI) supportano l’ipotesi di un breakout rialzista, sebbene manifestino primi segnali di divergenza, richiedendo prudenza.

Una variabile da non sottovalutare è il posizionamento dei trader su futures e opzioni. Secondo i dati di Deribit, la maggior parte degli open interest si concentra su livelli compresi tra 2.800 $ e 3.200 $, suggerendo una soglia psicologica chiave. Qualora ETH rompesse al di sopra dei 2.900 $, il rapido effetto short covering potrebbe accelerare la corsa al rialzo.
Analisi delle previsioni: tra ottimismo e scenari cautelativi
Analisti riuniti da Finder assegnano un target di 5.770 $ a dicembre 2025, indicando forte fiducia nelle prospettive della rete Ethereum. DigitalCoinPrice parla di valori record, fino a 5.500 $ entro fine anno. LiteFinance propone uno scenario prudente a 2.200 $, ma mantiene una visione rialzista per il 2025, con stime fino a 4.500 $. Changelly nel breve termina la gamma con 2.400 $–2.750 $. Secondo Crypto.news e CCN, se ETH supera i 3.000 $ con volume, il rally verso i 3.760 $ o oltre diventerà altamente probabile. Tra i fattori regolatori, l’ETF Ethereum e l’upgrade Pectra sono ritenuti i veri acceleratori della prossima mossa, come evidenziato da fonti specializzate.
Alcuni esperti sottolineano che la dominance di Ethereum, rispetto ad altri layer-1 emergenti come Solana o Avalanche, si è rafforzata negli ultimi mesi grazie all’integrazione con le soluzioni L2. Inoltre, la possibile approvazione di ETF spot ETH negli Stati Uniti, simile a quanto già avvenuto con Bitcoin, rappresenterebbe una svolta significativa nella percezione istituzionale della criptovaluta.
In sintesi, le previsioni sono fortemente divergenti: da una normalizzazione in area 2.200 $ fino a scenari rialzisti da 3.200 $ a oltre 5.000 $. La scelta tra uno scenario prudenziale o ribassista e un’impennata dipenderà dai breakout tecnici, dal comportamento dei volumi e dal concreto supporto degli indicatori.