Sapete che c’è la possibilità di ottenere un rimborso sulla ristrutturazione grazie al Bonus casa fai da te?
Ristrutturare casa da soli richiede un impegno non indifferente ma una volta terminato si potrà dire di avere costruito il proprio nido con le proprie mani, modellandolo in base alle proprie esigenze e ai propri gusti. Agire con il fai da te significa risparmiare molti soldi ma si possono scaricare le spese?

L’idea di ristrutturare casa in autonomia va valutata con molta attenzione. Il progetto deve essere definito in ogni dettaglio per evitare problemi durante i lavori. Dalla distribuzione degli spazi e degli impianti alle tipologie di rivestimenti fino agli arredi, un impegno tosto ma che permetterà di risparmiare cifre importanti non dovendo ricorrere a ditte specializzate.
Bisognerà fare attenzione a seguire anche il corretto iter burocratico qualora ci sia necessità di aprire la CILA o la SCIA e in caso di interventi più invasivi che richiedono una certa preparazione bisognerà chiamare un professionista (un elettricista o idraulico ad esempio per gli impianti). È importante sapere, poi, che è possibile accedere al Bonus casa anche agendo in autonomia in modo tale da recuperare parte delle spese.
Quali spese detrarre con il Bonus casa fai da te
Il contribuente che effettua lavori di ristrutturazione in proprio può detrarre le spese di acquisto dei materiali. Non potrà approfittare, però, dell’aliquota IVA ridotta comprando i materiali in prima persona che si applica al 10% sui prodotti finiti per le opere realizzate e i materiali forniti da una ditta specializzata che esegue i lavori.

Oltre ai materiali, si possono scaricare in dichiarazione dei redditi tutte le spese legate agli interventi di ristrutturazione come i sopralluoghi, le perizie, i visti di conformità, l’imposta di bollo e sul valore aggiunto, i diritti per le concessioni, le autorizzazioni nonché le comunicazioni di inizio lavori più altre adempimenti. Condizione necessaria è conservare tutte le fatture e ricevute dei pagamenti corrisposti con bonifico parlante.
La causale dovrà contenere il riferimento normativo che dà diritto alle detrazioni più il codice fiscale/partita IVA del beneficiario del versamento. Non sono spese ammissibili, invece, quelle relative al trasloco e alla custodia dei mobili durante il periodo della ristrutturazione. Qualora si effettuassero interventi di risparmio energetico bisognerà ricordare di presentare la comunicazione ENEA altrimenti si perderà il diritto alle agevolazioni sui lavori fai da te per rinnovare la propria abitazione. L’Agenzia delle Entrate ha comunque redatto una guida al Bonus ristrutturazione in cui ogni contribuente potrà trovare tutti i riferimenti da approfondire.